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Pedicure con i pesci

E’ una nuova moda negli Stati Uniti: utilizzare dei pesciolini per essere in ordine.

Pedicure con i pesci
La Presse

Piccoli pesci di acqua dolce, in origine diffusi in Turchia, in Siria e lungo le sponde del Tigri ed Eufrate, sono diventati oggi il migliore alleato dei saloni di bellezza nell’area di Washington DC, negli Stati Uniti.
La loro missione è quella di sostituire pietre abrasive e rasoi nella fase A della pedicure.

John Ho, che gestisce insieme alla moglie il centro Yvonne Hair and Nails, stupisce i suoi clienti con tinozze piene di garra rufa (questo il nome del piccolo pesce) per un trattamento che si chiama “fish pedicure”. Pare che fino ad oggi oltre 5000 persone abbiano immerso i loro piedi negli acquari dell’Yvonne Salon lasciandosi mordicchiare le estremità per qualche minuto prima di procedere alle tradizionali cure successive.

A onor del vero, niente è nuovo sotto il sole: l’idea di utilizzare i pesci per la pedicure risale a tempi antichi, nelle regioni dell’Asia Minore.
Inizialmente scettici, i clienti di Mr. Ho hanno presto fatto l’abitudine alle cure ingegnose e non manca chi ha fatto proseliti attraverso un passa parola tra amici e conoscenti.

La sensazione durante la seduta è di un lieve pizzicore: i piccoli garra rufa mordicchiano la pelle in superficie ma, essendo privi di denti, lasciano le pellicine nell’acqua. Il trattamento dura circa 15 o 30 minuti per un costo che va dai 35 dollari ai 50. Nel salone ci sono circa 1000 pesci: ne vengono utilizzati circa 100 per ogni intervento.

Se l’iniziativa dovesse avere successo, John Ho ha già pronto un piano di espansione negli Stati Uniti. La sua idea è quella di aprire un franchise del Doctor Fish Massage, dove sia possibile sottoporsi a un trattamento esfoliante per il corpo utilizzando i piccoli garra rufa. 

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