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Alta Badia il cuore sportivo delle Dolomiti

Divertimento formato famiglia in Alta Badia dove l’inverno equivale a 130 chilometri di piste innevate e a tanti eventi sportivi, e non solo.

Vista Sassongher Sella  Alta Badia
Courtesy of ©Associazione Turistica Alta Bada

Su una verde conca ai piedi delle maestose Dolomiti, sei piccole località raggruppate in tre comuni (Corvara, Badia e Valle) in provincia di Bolzano formano l’Alta Badia. Questa terra antica, a volte misteriosa, offre generosa ospitalità, paesaggi incantati, antiche tradizioni e non solo. Il “cuore delle Dolomiti” è con i suoi 130 chilometri di piste un vero e proprio paradiso per gli sciatori. A disposizione piste facili (azzurre), medie (rosse), difficili (nere).

Tra le manifestazioni di forte richiamo impossibile dimenticare la prestigiosa Coppa del Mondo di sci sulla pista della Gran Risa  e la suggestiva Sellaronda Skimarathon, la competizione notturna di scialpinismo a coppie attorno al gruppo del Sella. Corvara tra tutte è la meta più ambita del turismo sia invernale che estivo, Colfosco con i suoi 1645 mt. è la localitá piú alta, La Villa è famosa soprattutto per la gara di sci di Coppa del mondo, San Cassiano ospita bellissimi hotel a 4 stelle e sin dal pomeriggio con il centro chiuso al traffico diventa luogo di passeggio. Ci sono poi il ridente paesino di Pedraces caratterizzato dal suggestivo paesaggio offerto dal massiccio del Santa Croce e La Valle arroccato su un verde pendio con diversi masi adibiti ad agriturismo. Spiccano dappertutto le viles, piccoli agglomerati di abitazioni, il piú antico e tipico insediamento rurale della Val Badia.

L’Alta Badia d’inverno è per tutti gli appassionati di sport invernali come il telemark, il moderno carving, lo snowboard, lo sci nordico, lo sci d’alpinismo. Ugualmente emozionanti le discese in slittino, una camminata con le ciaspole magari al chiaro di luna, una romantica passeggiata in carrozza, le gite, le escursioni a cavallo con slitta.  E con gli scarponi da sci ai piedi, già al tramonto hanno inizio i divertimenti con l’après ski: si balla e si beve, naturalmente birra e grappa. La sera c’è poi l’imbarazzo della scelta tra piano bar, discoteche, taverne, pub ed enoteche. Questo paesaggio unico ha gelosamente custodito la cultura ladina con la sua lingua e la sua cucina. La rustica trattoria, il ristorante, l’agriturismo, il caratteristico rifugio, tutti offrono piatti tipici in grado di soddisfare i palati più esigenti.

Tra questi la Panicia (zuppa d’orzo con stinco di maiale affumicato), i Bales (Canederli allo speck), le Turtres da erba (frittelle ripiene agli spinaci) i Crafuns mori (frittelle ai mirtilli rossi). Ingredienti principali sono il latte ed i suoi derivati, la farina, gli ortaggi che resistono alle temperature rigide come patate, fave e spinaci. Molto utilizzati per la preparazione di pietanze locali i funghi, i mirtilli e i lamponi. E naturalmente le saporite carni locali, lo speck e tra i dolci l’immancabile strudel.

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