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Musica per le nostre orecchie

Esperienza sperimentata in Europa, e in posti come Olanda ed Inghilterra funziona già alla grande. In Italia è ancora in fase di sperimentazione e, considerata la lentezza di tutto il sistema nostrano, il dubbio che riesca a prendere piede viene. È la Silent Disco, una comune discoteca dove la musica si ascolta direttamente dalle cuffiette date in dotazione all’ingresso.

Silent disco
©iStockphoto

Tutta colpa o merito della tecnologia wireless che ha suggerito agli addetti ai lavori una soluzione alternativa ai troppi decibel che impazzano solitamente nelle discoteche. A guardarsi intorno, però, lo spettacolo lascia piuttosto perplessi: decine di ragazzi con cuffiette alle orecchie che saltano come matti stringendo un contatto intimo e diretto con la musica che più piace.

C’è chi dibatte sul luogo in cui sia nata questa bizzarra novità: c’è chi sostiene sia nata in Olanda, dove i rave party sono molto frequenti e dove tale soluzione sembra sia stata adottata per far passare inosservati gli appuntamenti illegali (quindi musica pompata nelle orecchie e nessuna paura di essere scoperti); chi invece attribuisce la paternità di questa nuova tendenza a Ben Cummings, giovane inglese, che pare adoperasse la musica in cuffia per ingannare le lunghe code d’attesa negli uffici postali… cosa che ha poi pian piano conquistato tutti.

Le cuffie che vengono assegnate in dotazione all’ingresso di queste Silent Disco sono tutte stereo digitali e  concepite per permettere a chiunque le utilizzi di regolare a piacimento il volume e scegliere in tutta autonomia il tipo di dj o musica da ascoltare. È senza dubbio una tendenza stravagante ed innovativa che di certo  non dispiacerà anche a coloro che intorno alle discoteche o nelle zone limitrofe ci vive e che puntualmente deve sorbirsi decibel su decibel di musica che spesso neanche ama.

Impazzano già i commenti negativi di sociologi ed esperti di relazioni pubbliche. Molti di loro individuano in questa forma di diffusione e fruizione della musica un ulteriore modo di estraniarsi dal resto del mondo, limitando al minimo i contatti interpersonali e le forme di socializzazione che, solitamente, in un qualsiasi luogo pubblico dovrebbero essere di ordinaria amministrazione. Ma chissà che questo non sia proprio il paradosso: probabilmente è addirittura  più semplice scambiarsi delle opinioni e parlare liberamente senza essere sovrastati dalle casse impazzite e godere del silenzio quasi irreale che regna intorno… Come? Semplice, basta togliere le cuffiette ed il gioco è fatto!

Insomma dance music per tutte le orecchie, ma per gli amanti incalliti della disco vecchia maniera questa nuova soluzione Silent sembrerà probabilmente un vero e proprio insulto più che un’innovazione da incoraggiare.