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Danica Patrick star della NASCAR

Al NASCAR Media Day di Daytona Beach è il giorno di Danica Patrick, una “donna al volante” che fa discutere e seduce

Danica Patrick
LaPresse

La formuletta ironica “donne e motori” di solito rievoca un immaginario tutt’altro che lusinghiero per le donne: grazioso e sensuale “accessorio” di servizi fotografici dedicati ai gioielli sfornati dalle varie case automobilistiche se va bene, le donne sono nel senso comune lontane anni luce dall’universo dei motori, e un altro detto popolare, “donne al volante…” non fa che confermare questi stereotipi.

Poi succede che al NASCAR Media Day tutti i fotografi e i giornalisti concentrano le loro attenzioni proprio su una donna, non una seducente modella che accarezza languidamente il cofano di un’auto sportiva, ma una pilota, e una pilota vincente per di più. E’ successo ieri a Daytona Beach, in Florida, il tempio della NASCAR (che sta per National Association for Stock Car Auto Racing), una delle più famose e seguite serie di gare automobilistiche che si disputa dal 1948 negli Stati Uniti, in Canada e in Messico.

Danica Patrick, classe 1982, una bellezza mozzafiato e una grinta indiscutibile, è stata la protagonista assoluta dello show di apertura della nuova stagione della NASCAR, a Daytona. Tra il plauso e qualche mugugno dei suoi colleghi maschi, Danica è apparsa in forma splendente, forte dei suoi tanti primati. Prima donna a condurre una 500 Miglia di Indianapolis, dove ha conquistato anche una pole position, e prima donna a vincere, nell’aprile 2008, una corsa in una delle principali categorie automobilistiche americane, la Indycar, Danica è anche un’accorta promotrice della sua immagine. Giocando sulla sua bellezza e sul fascino insolito di una donna tra i fumi di scarico di ruggenti motori, la Patrick ha già posato per diverse copertine, è stata testimonial di Tissot, e si prepara a lanciare “Danica Patrick for Her”, il suo profumo personale.

Proprio attorno alla sua capacità di sfruttare la sua peculiarità di donna pilota in uno sport tipicamente maschile si sono concentrate le critiche più feroci dei suoi colleghi, molti dei quali sono ancora convinti che l’automobilismo non sia fatto per le donne, che ci vogliano caratteristiche tutte “maschili” per vincere in queste durissime competizioni. D’altra parte, sono personaggi come lei che attirano ogni anno migliaia di nuovi fan e fanno girare – è il caso di dirlo – un motore mediatico che negli Stati Uniti è secondo solo a quello del Super Bowl.

Alle critiche Danica è ormai abituata, e risponde con i fatti: i suoi primati continuano a susseguirsi, e le sue vittorie anche, a dimostrazione del fatto che non esiste alcuno sport in cui le donne non possano cimentarsi, nonostante i pregiudizi e le facili ironie di maschietti arroganti e, in fondo, intimiditi.

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