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In Romagna si festeggia il “Carnevale proibito”

Alcuni tra i carnevali più particolari d’Italia si svolgono nel cuore della Romagna.

Colori

Non solo il Carnevale ambrosiano sconfina nella Quaresima: nel cuore della Romagna spesso i festeggiamenti carnevaleschi cadono proprio nel periodo “proibito” dalla Chiesa, con usanze che affondano le radici nei secoli scorsi. Già nell’Ottocento infatti, in Romagna il mercoledì delle Ceneri veniva detto “il giorno di San Grugnone”, poiché le persone pensando alle rinunce imposte dalla Quaresima si rattristavano e facevano il muso (o, meglio, mettevano il “grugno”). Da qui nasce lo spunto per il carnevale di San Grugnone, che viene festeggiato a Conselice, in provincia di Ravenna, dal 1919 e dove, allo scoccare delle ore 13 del primo giorno di Quaresima, si insedia il festoso “Reame del Boysteland” che vanta re, ministri, nobili, generali e sottosegretari. Questa corte variopinta parte poi per una visita alle “colonie” (le frazioni del comune), seguita da un corteo di carri allegorici preceduti dall’effigie del “santo”, e facendo varie tappe lungo il percorso allietate da banchetti di vino e dolci offerti dai “sudditi”. La giornata si conclude con il tradizionale “Gran ballo in maschera” serale in attesa della grande festa di piazza della domenica.

Per gli amanti del Carnevale, le occasioni ghiotte non si esauriscono qui. Sempre in provincia di Ravenna, a Cotignola, si celebra la 560° Festa della Segavecchia, quest’anno in programma dall’1 al 31 marzo 2011. La leggenda alla base di questo evento narra che il Duca di Milano Francesco 1°, figlio del conte Sforza di Cotignola, avesse concesso ai sudditi la possibilità di celebrare il Carnevale anche in Quaresima come svago e ringraziamento per aver scampato un grave maleficio di cui fu accusata una vecchia, che venne arsa sulla pubblica piazza. Puntuale dal 1451, oggi questa festa culmina con una ricca sfilata di carri allegorici al termine della quale il grande pupazzo rappresentante la “vecchia” viene processato, condannato, decapitato e bruciato nella piazza principale.

Originale è poi il carnevale di Gambettola (Forlì-Cesena) che nasce 114 anni fa e da allora viene celebrato il lunedì di Pasqua e la domenica successiva. Appuntamento quindi il 25 aprile e il primo maggio 2011 per assistere al corteo di carri allestiti con pezzi rielaborati provenienti dalle sfilate dei carnevali più prestigiosi (come, ad esempio, quelli di Viareggio e Cento), a sottolineare la vocazione del paese a raccogliere e lavorare il ferro vecchio e gli altri materiali di recupero. Naturalmente, tutti questi eventi festosi sono altresì l’occasione per approfittare della buona cucina locale, che fa sempre da cornice alle celebrazioni.

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