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Il sangue blu di Parma e Piacenza

Ventidue dimore d’epoca per rivivere le emozioni dei secoli passati tra i Castelli medievali di Parma e Piacenza

Castello Scipione
©castellidelducato

C’era una volta il Ducato di Parma e Piacenza, creato da papa Paolo III nel 1545 e che per tre secoli legò la sua storia a quella di importanti famiglie nobiliari come i Farnese e i Borbone. C’erano le terre della Pianura Padana intervallate da dolci colline e c’era la vita dei castelli e dei borghi in cui duchi e principi comandavano sui loro sudditi. C’era la storia che forgiava il volto a quella che un giorno sarebbe diventata l’Italia.

C’era e c’è ancora, perché questa zona tra il piacentino e la provincia di Parma conserva oggi come ieri molte delle originali costruzioni medievali e rinascimentali che riportano turisti e curiosi ai secoli passati, quando le città non esistevano e il centro sociale e culturale era racchiuso tra le cinta fortificate di un maniero. Come accadeva nel Borgo di Vigoleno, nei pressi della valle dei torrenti Ongina e Stirone, con le alte mura merlate appartenuto tra gli altri alla Duchessa Maria Ruspoli di Gramon; ma anche ad Agazzano (in provincia di Piacenza) dove sopravvivono tuttora sia la rocca, austera struttura militare, che il castello, elegante dimora nobiliare in stile settecentesco. Quasi ogni luogo ha un proprio ricordo del passato, da visitare e scoprire ma anche dove soggiornare nel clima romantico di antiche stanze nobiliari.

Nei dintorni di Piacenza si trovano anche la Rocca d’Olgisio, una fortezza con loggiato cinquecentesco e possibilità di pernottare, il Castello Malaspina dal Verme in Val Trebbia e quello di Gropparello con il Parco delle Fiabe. Così come il Castello di Rivalta, tuttora residenza dei reali di Inghilterra, e il Castello di Grazzano, fatto costruire nel ‘900 dal Duca Giuseppe Visconti al cui interno si trovano anche il labirinto, la casetta dei giochi, un giardino all’italiana e parchi alla francese e all’inglese. Anche in terra parmigiana gli esempi non mancano: il Castello di Felino con il museo dedicato al famoso Salame nei suoi sotterranei; il Castello di Montechiarugolo che si dice sia abitato dal fantasma della fata Bema; il Castello di Scipione, voluto nell’XI secolo dai Marchesi Pallavicino – che ancora vi abitano – e ricco di soffitti a cassettoni così come di affreschi e decorazioni originali.

Oltre la bellezza e il fascino di ambienti favolosi queste dimore spesso conservano vere e proprie opere d’arte che si sono tramandate fino a noi: la saletta dipinta dal Parmigianino dal tema del mito di Diana e Atteone nella Rocca Sanvitale di Fontanellato, la collezione Gambarotta nel Castello Campiano, i quadri rinascimentali della Rocca dei Rossi a San Secondo e la Camera d’Oro del Castello Torrechiara attribuita a Benedetto Bembo, sono solo esempi dei tesori custoditi in questi pezzi di storia

Informazioni utili
Il circuito Castelli del Ducato di Parma e Piacenza comprende 22 dimore – 10 nel piacentino e 12 nella provincia di Parma – aperte al pubblico e in alcune delle quali dove si può anche soggiornare. Per info consultare www.castellidelducato.it

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