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Nuova Zelanda, terra di kiwi e di charme

La Nuova Zelanda è prima di tutto patria della natura incontaminata, ma anche terra di rugby, vela, sport estremi e kiwi, dove non mancano hotel di charme

Auckland luci al tramonto
© Robert Cumming/Shutterstock

Terra di rugby e di vela, ma anche di sport estremi e kiwi, la Nuova Zelanda, stato dell’Oceania a 1.600 km dall’Australia, è però prima di tutto la patria della natura allo stato puro, varia e dinamica, che disegna alte montagne, fiumi impetuosi, vulcani attivi, geyser e laghi profondi. Formata da due isole maggiori e qualche isolotto più piccolo, questo è il paese della Maoritanga – la radicata cultura maori – e della folkloristica danza Haka (“accendere il respiro”) portata in giro per il mondo dalla nazionale di rugby neozelandese, di panorami intensi e di attività adrenaliniche come il bungee jumping, il salto nel vuoto con l’elastico, e lo zorbing (il rotolarsi dentro a un grande pallone trasparente.

Auckland, capitale economica e porta di ingresso della Nuova Zelanda, le spiagge di Bay of Plenty – la “baia delle piante” dove nel 1769 approdò James Cook, famosa per i suoi giardini e le distese di orchidee e kiwi – Christchurch, mecca per gli amanti degli sport invernali, sono alcune delle destinazioni da non perdere nell’affascinante viaggio all’esplorazione di questa parte del “nuovissimo continente”. Fieri delle proprie radici – intrecciate di cultura maori e di quella europea dei pakeha – i neozelandesi sono gente affabile e ospitale, proprio come lo sono i numerosi lodge e i piccoli-grandi hotel di charme che facilmente si incontrano sia nella parte settentrionale che in quella meridionale dello stato.

Cosicché lo Huka Lodge – che annovera tra i suoi clienti la famiglia reale inglese – esempio di un’ospitalità a 5 stelle, non è da considerarsi un’eccezione ma piuttosto la regola con cui vengono accolti i visitatori. A Christchurch è nato da poco l’Huntley Lodge, un boutique hotel di 12 camere immerso in un’atmosfera rilassante e fuori dal tempo: il fuoco che scoppietta nel camino, il tavolo padronale dove viene servita la cena, gli arredi personalizzati, ogni cosa è curata in modo da far sentire ciascuno in un caldo ambiente casalingo. La vicinanza al Monte Hutt diventa qui l’esperienza di un giorno sulle cime neozelandesi con una Porsche Cayenne che porta sulle piste, da scendere con gli sci o con lo snow, e dove fare un pic-nic da gourmet con il buon vino dell’isola sud.

Per chi ama il mare, e non resiste al fascino della terra, c’è la French Country House sulla Bay Plenty (vicino la spiaggia di Waihi) circondata da 40 acri di terreno e con un maneggio a disposizione dei clienti. Nata come una fattoria, oggi è un affascinante alloggio rustico ristrutturato con mobili antichi e arredamenti riciclati, e con un ristorante, membro di Slow Food International, dove mangiare piatti locali preparati con prodotti a km 0 e di stagione.

Ad Auckland, considerata dall’Economist una delle città più vivibili del mondo, oltre alla romantica vista di migliaia di vele che punteggiano la baia e la passeggiata “sul cielo”, a 192 metri di altezza, della Sky Tower, tra le sue delizie c’è anche la nuova spa dell’Hotel Pullman. A fare del centro un vero e proprio tempio del benessere non sono solo la grande piscina panoramica riscaldata, la jacuzzi e il bagno turco, ma anche l’ampia varietà di massaggi come quello con la pounama, pietra considerata sacra dai maori per le sue proprietà curative.

Indirizzi utili
www.newzealand.com

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