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In Olanda a ruota libera

Tra piste ciclabili e ponti chiusi al traffico automobilistico, l’Italia sembra aver tutto da imparare

Pista ciclabile
 thinkstock

“Olanda, paese della bicicletta”: questo è il tema del turismo olandese nel 2014. Non c’è da stupirsi, considerando che è proprio la bicicletta l’icona nazionale dei Paesi Bassi, lo stato con la densità di veicoli a pedali più alta al mondo dove il numero di biciclette supera addirittura quello degli abitanti.

Si valuta che la popolazione percorra nel complesso 15 miliardi di chilometri all’anno e che l’intero paese disponga di 32.000 km di piste ciclabili, poco meno della distanza del giro del mondo. Nei centri olandesi, realizzate totalmente a misura di ciclista, le biciclette godono infatti di agevolazioni particolari rispetto agli altri mezzi. Non è un caso che il paese sia attraversato da numerosi ponti ciclabili. Ecco in seguito alcune delle idee architettoniche più brillanti.

I ponti di Groningen, ad esempio, sembrano essere assolutamente cool e giovanili, in quanto sono ricoperti di pitture olandesi e funzionano in modo alternato tra loro. A Delft, invece, cittadina situata nella parte meridionale dell’Olanda, esiste un ponte dedicato alle biciclette, il quale può essere trasformato con una semplice mossa (un pulsante) in una strada destinata ai veicoli d’emergenza. Non solo, la cittadina offre numerosi ponti appositamente progettati per il traffico a due ruote, incredibilmente forte nelle ore di punta.

Ad Amsterdam, la Venezia del nord, i numerosi canali sono attraversati da graziosi ponticelli chiusi al traffico a motore. Oltre ad essere rapidi attraversamenti ciclabili, sono anche splendidi punti di vista alternativi sulla città. Non bisogna dimenticare che anche l’occhio del ciclista vuole la sua parte! Ma non è tutto, numerose strade delle cittadine dei Paesi Bassi vantano la cosiddetta Bikeability, ossia la delimitazione della zona ciclabile rispetto a quelle automobilistica.

Infine, la rivoluzione del momento è il cosiddetto ponte “invertito”, ovvero un attraversamento sopraelevato dove i ciclisti possono condurre in tutta tranquillità le loro biciclette sopra le strade destinate ai mezzi a motore. Insomma, un paese dove l’indiscussa regina è la bicicletta e da cui il popolo italiano ha molto da imparare.

Una curiosità: ad Amsterdam esiste un tunnel dedicato ai ciclisti sotto il più famoso museo olandese, il tempio della pittura fiamminga che espone i capolavori assoluti dell’arte del Secolo d’Oro con numerosi quadri di Rembrandt, Vermeer e Frans Hal.

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