Pubblicato il

Tutti i colori del Parco Delta del Po

Un luogo magico e poco conosciuto tra Veneto e Romagna, patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1999

La fauna del parco, fenicotteri
 thinkstock

Il Parco regionale del Delta del Po è una meraviglia a molti sconosciuta. Istituito nel 1988, è un’area protetta che copre circa 54.000 ettari e che possiede caratteristiche territoriali ed ecologiche uniche al mondo. Oltre ad essere un perla del patrimonio paesaggistico italiano, dal 1999 è entrato a far parte anche della Lista dei Patrimoni dell’Umanità stilata dall’UNESCO.

Si estende tra Emilia-Romagna e Veneto, nonostante gran parte del Parco faccia parte della prima regione. Nel Parco, grazie alla varietà di ambienti ed alla considerevole estensione geografica, sono presenti circa mille specie di piante e 374 specie di vertebrati. Oltre alla fauna caratteristica del territorio, tra le specie più rare presenti all’interno dell’Area protetta vanno menzionate il fenicottero maggiore, che nidifica nelle Saline di Comacchio; la spatola, che ha le uniche colonie italiane di nidificazione tra le Valli di Comacchio; il marangone minore, che in tutta l’Europa occidentale nidifica solo a Punte Alberete, e molte altre specie come la pernice di mare.

Oltre alle zone “umide”, il parco comprende al suo interno monumenti storici particolarmente famosi come  l’Abbazia di Pomposa, la città di Comacchio e la Basilica di Sant’Apollinare in Classe, consacrata nel 547. L’organizzazione dell’Area protetta permette, inoltre, di trovare diversi punti di accoglienza mirati a fornire tutte le informazioni necessarie per potersi orientare tra i numerosi itinerari che si snodano tra le pinete, le valli ed i piccoli centri storici.

È possibile visitare il Parco a piedi, in bicicletta, in barca o con la motonave. Tra le attività che si possono praticare ci sono anche l’equitazione ed il birdwatching.