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Il cemento che riduce l’inquinamento

Un team tutto italiano gareggia tra i finalisti dell’European Inventor Award con un cemento mangia-smog

Palazzi
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Cemento e ambiente sono due elementi antitetici per eccellenza, in quanto l’avanzata del primo danneggia o come minimo influisce pesantemente sul benessere del secondo. Ma anni di ricerca hanno permesso al chimico italiano Luigi Cassar di siglare finalmente un compromesso storico tra i due, brevettando un tipo di cemento che mangia lo smog ed è autopulente. Si chiama TX Active, ed è un’invenzione che il ricercatore ha concepito assieme al suo team e alla collaborazione di Italcementi SpA.

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Grazie ad esso, Cassar si trova attualmente nella rosa dei finalisti degli European Inventor Award, gli ‘Oscar’ per la miglior invenzione assegnati dall’European Patent Office (Ufficio Europeo Brevetti). In origine, TX Active nacque per soddisfare un’esigenza principalmente estetica: formulare un tipo di cemento che rimanesse pulito anche dopo anni, e che non assorbisse le sostanze inquinanti che rendono le facciate dei palazzi annerite e scolorite. Ecco che i ricercatori scoprirono che arricchendo il cemento con ossido di titanio esso rimaneva bianco e splendente, grazie alla capacità di reagire alla luce solare, ossidandosi e rendendo impossibile alle sostanze inquinanti di penetrare. Una reazione fotocatalitica, che poteva essere integrata anche ad intonaci, vernici, addirittura all’asfalto delle strade.

Nel 1996, il team di Cassar ebbe la possibilità di testare su grande scala la scoperta, quando l’architetto Richard Meier progettò la chiesa Dives in Misericordia, anche detta delle Tre Vele, edificata a Roma per il Giubileo del 2000. Proprio queste ‘tre vele’ che la caratterizzano avevano la necessità di rimanere bianche e lucenti a tempo indeterminato, e la soluzione fu proprio TX Active. Furono in quegli anni diverse le applicazioni del cemento autopulente, finché, facendo test dove era stato utilizzato, ci si rese conto che non solo il cemento respingeva le sostanze inquinanti, ma migliorava la qualità dell’aria nella zona. Infatti, gli ingredienti fotocatalitici aggiunti ad esso reagiscono ossidandosi, effetto che non permette allo smog e ai suoi componenti di accumularsi sulle superfici degli edifici e ne velocizza la decomposizione. I residui di sostanze inquinanti che rimangono sulla facciata degli edifici in TX Active vengono semplicemente lavati via dalla pioggia.    

Luigi Cassar ha quindi messo a punto un cemento autopulente ma soprattutto mangia smog, che se venisse applicato a tutti i nuovi edifici, alle strade, e soprattutto utilizzato nei nuovi agglomerati urbani di paesi come Brasile e India, che si stanno sviluppando in modo estremamente rapido, diminuirebbe l’inquinamento di percentuali altissime, con benefici non solo per l’ambiente ma per la salute degli abitanti stessi. Secondo Italcementi se solo il 15% delle superfici urbane a vista di Milano fosse rivestita in TX Active, l’inquinamento dell’aria si ridurrebbe addirittura del 50%.