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Jack Reynor, il nuovo eroe romantico di Transformers 4

Intervista all’attore irlandese che raccoglie l’eredità della saga da Shia LaBeouf: “Vi racconto cosa significa correre attraverso un set che esplode!”

Jack Reynor
Universal Pictures

Cercare di contenere il nervosismo di un padre geloso e successivamente guadagnarsene la fiducia. Sono questi i due compiti del personaggio interpretato da Jack Reynor in “Transformers 4: L’era dell’estinzione”, innamorato di Nicola Peltz, figlia di Mark Wahlberg nel nuovo episodio della saga. Il ventiduenne attore interpreta un giovane pilota di macchine che vive in Texas. Uno che ha una relazione segreta con la bella Tessa, al sicuro dagli occhi del padre geloso. “Quando la ragazza e il padre finiscono nei guai, arrivo io ad aiutarli. Da quel momento la nostra relazione non è più un segreto”. 

I film di Michael Bay hanno una formula ben precisa: tanto spettacolo, tante esplosioni e affascinanti volti e corpi giovani da piazzare nel bel mezzo dell’azione. La saga multimilionaria aveva necessità di cambiare dopo tre film dalla stessa struttura: è così che mentre l’ex eroe Shia LaBeouf ha distrutto la sua carriera e il suo rapporto con il pubblico (e attualmente sta cercando una clinica di rehab per riprendersi dall’alcolismo), a sostituirlo è arrivato l’irlandese Reynor, rising star che è dovuto passare attraverso uno scherzo di cattivo gusto di Bay prima di avere il ruolo. “Mi ha chiamato al telefono dicendomi che non avrei avuto la parte – racconta l’attore – È rimasto in silenzio per una decina di secondi. Dopodiché mi ha detto che stava scherzando. A quel punto tante emozioni sono esplose dentro di me. Devo ancora riprendermi da quella conversazione!”.
 
Dunque come fai a “gestire” un leader come Michael Bay e il suo humour nero?
In realtà ci siamo trovati. Andiamo d’accordo piuttosto facilmente. Credo di essergli piaciuto come persona oltre che come attore.
 
Ok, la riformulo: come sei sopravvissuto sul set di Michael Bay?
Be’, far parte di un film così ti manda in shock il sistema nervoso. Questo sì. Credo che si debba prendere il toro per le corna: l’unico modo per affrontare quel set è buttarsi e basta. Non dimenticherò mai il momento in cui Mark Wahlberg, Nicola Peltz e io abbiamo dovuto correre proprio attraverso questa grande esplosione: subito dopo Michael è venuto da noi per vedere se stavamo bene. Un minuto dopo si è girato e ha urlato: “E’ stata una ripresa fantastica!”.


Jack Reynor e Nicola Peltz in una scena del film “Transformers 4”

Torniamo un attimo indietro, al giorno in cui hai aperto per la prima volta il copione di “Transformers 4”. Quali sono le reazioni che un attore ha in quel momento?
È una strana esperienza. Una cosa bella perché si tratta di una sceneggiatura molto tecnica. Hai metà pagina con i dialoghi a cui seguono tre pagine con una descrizione dettagliata di battaglie e scene d’azione con robot giganteschi che hai difficoltà a visualizzare nella tua testa. Michael Bay non ha questo problema: lui ha già tutto il film in testa, ecco perché è l’unico in grado di dirigere questa saga.

Raccontami della tua prima volta alle prese con corse, cadute ed esplosioni sul set…
E’ un po’ difficile inizialmente, perché non hai alcun riferimento visivo dato che gran parte della scena viene poi realizzata con la computer grafica. Eppure, trovarsi accanto a Mark Wahlberg può aiutarti: perché lui conosce bene questo mondo e, come Michael, è uno instancabile. Ha tanta energia e ci ha aiutato davvero.


Jack Reynor in una scena del film “Transformers 4”

C’è stato però un periodo in cui ti sei preparato anche fisicamente? In altre parole qual è il consiglio principale che puoi dare adesso che conosci quei set esplosivi?
È un lavoro molto fisico. Siamo stati noi a praticare tante acrobazie in scena: correre, arrampicarsi e naturalmente volare aiutati da cavi metallici. Il mio consiglio è quello di fare stretching, perché devi assicurarti che tutti i muscoli siano riscaldati a dovere ed evitare episodi spiacevoli sul set. Per quanto mi riguarda ho passato inizialmente un paio di mesi ad allenarmi in Irlanda e cercare di immaginarmi in quel film. È stata una preparazione fisica e psicologica. Tornato a Los Angeles mi sono allenato in una palestra di boxe.

Il tuo Shane è pronto a tutto pur di tenere al sicuro la sua donna. A un certo punto è lui a dire a Mark Wahlberg: “Io non sto aiutando un padre a salvare sua figlia. Tu stai aiutando me a salvare la mia ragazza”. È la sua personalità romantica che lo trasforma in eroe?
Be’, mi piace che si senta fuori posto. Vediamo Shane in un mondo che quasi non gli appartiene. Lui però ha tanto talento e sa bene di essere l’uomo giusto per Tessa. Dunque sì. Adoro la determinazione con cui prova a dimostrare il suo valore al personaggio di Wahlberg: è pronto a tutto per la sua donna e farebbe qualsiasi cosa per tenerla in salvo. E viceversa.

Transformers 4: L’era dell’estinzione, in uscita dal 17 luglio, è distribuito dalla Universal Pictures.