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La sangria in 3 gustose varianti

La bevanda alcoolica più famosa della penisola Iberica in 3 varianti fruttate

Bevanda alla frutta
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La sangria non ha bisogno di presentazioni, essendo una delle bevande più note al mondo, grazie al dolcissimo abbinamento di vino e frutta che la rende appetibile anche ai palati meno avvezzi ai drink alcolici. Purtroppo è anche una delle bevande più bistrattate, e non è raro trovare vinaccio dolcificato al posto dell’autentico mix di vino, spezie (chiodi di garofano e cannella), pesche, arance e limone, con un pizzico di rum (o brandy) e zucchero. Le varianti sono comunque molte, per esempio con il vino bianco o spumante, tipi diversi di frutta, cognac o seltz, gassosa o acqua frizzante. L’importante è che il vino sia corposo e buono, che riposi il più possibile – preparatela il giorno prima di servirla se potete, e che non venga annacquata con ghiaccio. Detto ciò, non è la sangria classica che vogliamo proporvi, ma 3 versioni a base di frutti diversi: anguria, frutti di bosco e melone.

Sangria nell’anguria. Prendete una grossa anguria, tagliatene l’estremità in modo da ‘scoperchiarla’ e scavate la polpa, che sarà il vostro contenitore. Tagliatela a cubetti, affettate due lime ben lavati con la buccia, e una pesca noce, mescolate e aggiungete una stecca di cannella spezzata in due, due cucchiai di zucchero; lasciate riposare il tempo di preparare la parte liquida, che si comporrà semplicemente di un buon vino rosso e mezzo litro di acqua tonica (con la gassosa diventa troppo dolce, considerate che l’anguria è molto zuccherina). Mettete frutti e liquidi dentro l’anguria svuotata, e lasciate in frigorifero per almeno mezza giornata.

Sangria al melone. In questo caso è preferibile il vino bianco, che meglio si adatta al sapore del melone. Sceglietene uno frizzante, uno spumantino per esempio. Tagliate a cubetti la polpa di un melone, a fette una pesca noce (con la buccia) e spremete due limoni. In una terrina capiente mescolate il vino bianco con il succo di limoni, aggiungete una stecca di cannella spezzata, 4 o 5 chiodi di garofano e un bicchierino di superacolico: la vodka liscia andrà benissimo, ma anche il gin se vi piace il retrogusto amarognolo o il Maritni bianco se volete aumentare la nota dolce. Zuccherate (due cucchiai) e aggiungete la frutta. Lasciate riposare una notte.

Sangria ai frutti di bosco. Anche in questo caso si usa il vino rosso, ma c’è anche una scuola di pensiero che sceglie il rosato, più fresco e leggero. Richiede meno ingredienti delle precedenti perché il sapore delicato dei frutti di bosco non venga annientato da alti elementi. Mescolate un mix di frutti di bosco (more, lamponi, mirtilli, fragole), mettete in un recipiente con il vino e lo zucchero, e abbondate di foglioline di menta fresca. Se volete potete aggiungere un bicchierino di liquore ai frutti rossi (una grappa magari), e, nella stagione primaverile, una manciata di violette per dare un profumo floreale. Lasciate riposare 5 o 6 ore.

La sangria va servita fredda, e il ghiaccio, se necessario, messo singolarmente in ogni bicchiere, per non annacquare il sapore. In alternativa, un trucchetto è quello di congelare dei cubetti di sangria stessa da usare come ghiaccio.