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Il Muro di luce che unisce Berlino

Per il 25simo anniversario della caduta del Muro, la capitale tedesca si prepara a grandi celebrazioni, tra nuove e ‘vecchie’ attrazioni

Palloncini
Foto Daniel Bueche - www.berlin.de/FalloftheWall2014

Prima divideva una città, ora la unisce: il 9 novembre Berlino festeggia il 25esimo anniversario dalla caduta del Muro, e quello che un tempo fu simbolo di separazione oggi diviene un modo per unire, ricordare, festeggiare la fine di un’epoca di conflitti e divisioni. Sarà una sorta di compleanno della città unita, che verrà celebrato con eventi speciali, inaugurazioni di mostre e musei, una festa che impone anche una riflessione, una sorta di augurio perché nel mondo non vengano più costruiti muri separatori.

Ma dal 7 al 9 novembre 2014 ci sarà di nuovo un Muro a Berlino: un muro di luce, di aria, di colore: migliaia di palloncini luccicanti ripercorreranno 15 chilometri di quello che fu il simbolo della Guerra Fredda. Si chiama Lichtgrenze, e significa ‘I confini della luce’ l’installazione che hanno progettato gli artisti tedeschi Christopher e Marc Bauder; i palloncini, che per tre giorni si reggono su supporti, possono essere ‘adottati’ da chi li prenota, e lasciati liberi nell’aria recando messaggi (sono fatti con materiali biodegradabili).

Un’altra installazione per celebrare la caduta del Muro è Panoramen, dell’artista Yadegar Asisi, che ha realizzato una grande struttura cilindrica d’acciaio, dalla quale è possibile ‘ammirare’ il panorama di Berlino all’epoca della divisione. L’installazione, che rimarrà visitabile fino a primavera 2015, si trova accanto alla postazione del leggendario Checkpoint Charlie, nel cui museo sono conservati alcuni dei più incredibili mezzi utilizzati per i tentativi di fuga da est ad ovest, come mini-sottomarini, mongolfiere, macchine modificate. E’ già una delle attrazioni più gettonate di Berlino, ma se vi trovate li nel periodo a tema caduta del Muro non si può evitare di vistare lo Stasi Museum, vero percorso interattivo nel mondo della Germania dell’Est, in cui sono ricostruite abitazioni, sono conservati oggetti quotidiani di un cittadini della DDR, inclusa la mitica Trabant, e vengono ricostruiti i meccanismi di spionaggio attraverso i quali la Stasi origliava costantemente nelle vite dei cittadini.

Un viaggio nel mondo dello spionaggi da Guerra Fredda (ma anche negli anni precedenti, in cui si cominciavano a creare i presupposti per la ‘divisione del mondo’) si potrà fare visitando il nuovo Spymuseum, che aprirà i battenti a fine anno e dove sarà possibile stupirsi di fronte ai marchingegni più assurdi e vintage degli agenti segreti. Ancora, per chi vuole immergersi nella Berlino della DDR, sarà possibile visitare due appartamenti perfettamente allestiti in stile presso il Museum fur Alltagskultur. E per chi volesse addirittura dormire in un luogo storico, il Lux 11 Hotel sorge nell’edificio che un tempo era la sede del Kgb, ma di esso conserva solo la struttura architettonica. Il design e l’arredamento sono moderni e firmati dai progettisti più prestigiosi.

Infine, per vedere il vero, autentico muro, il posto migliore è senza dubbio la East Side Gallery, un chilometro e mezzo di muro lungo il fiume Sprea che artisti di tutto il mondo hanno trasformato in una galleria d’arte all’aria aperta. In alternativa, il Gedenkstatte – Berlin Memorial Wall, presenta ancora le pareti grigie del lato est e quelle colorate del lato ovest, con tanto di torrette di controllo, e le case ‘cieche’ i cui muri si ritrovarono a fare parte del confine.