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“Women Fashion Power”: quando l’abito fa la storia

Come la moda ha reso grandi le leader dell’ultimo secolo: 25 donne di successo si raccontano in una mostra che celebra il potere dell’immagine.

Joan Burstein
Courtesy of©Billie Sheepers

“Girl power” era lo slogan urlato negli anni ’90 dal gruppo britannico delle Spice Girls, un motto che ha radici ben più profonde e porta avanti quelle che erano le battaglie iniziate anni addietro dalle femministe. Dalla musica alla politica, dall’arte alla storia, sono tanti i volti e i nomi di celebrità in gonnella che si sono ritagliate un ruolo da protagoniste per il loro operato: parlare di donne fa pensare alla vanità, quel compiacimento di sé che si concretizza nel desiderio di essere ammirate, motivo per cui la cura della propria immagine risulta determinante.

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Interessante a tale proposito la mostra “Women fashion power”, progettata dall’architetto anglo-irachena Zaha Hadid, in collaborazione con Donna Loveday e Colin McDowell che, fino al prossimo 26 aprile 2015, accoglie presso gli spazi del Design Museum di Londra. Qui si prendere parte a un viaggio multimediale che porta a mettere il naso nel guardaroba dei personaggi più influenti dell’ultimo secolo e mezzo sottolineando come quella che, banalmente, viene intesa come una frivolezza, è in realtà una componente essenziale della donna che lavora.

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Il tema portante è infatti la moda, intesa come mezzo di potere usato da illustri personalità per rapportarsi al mondo del lavoro. Come ha sottolineato Colin McDowell queste donne “Creano i loro guardaroba, non per essere alla moda, ma per dimostrare chi e cosa sono”.

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Protagoniste venticinque figure femminili del presente e del passato, tra cui spiccano Margaret Thatcher con il suo iconico abito di Mansfield azzurro indossato quando venne eletta, nel 1975, leader del partito conservatore o ancora il vestito nero di Jacques Azagury indossato da Lady Diana in occasione al compimento dei trentasei anni. Dal classicismo alle mise più stravaganti della leader degli Skunk Anansie, Deborah Anne Dyer, nota come Skin che, da sempre, fa salire sul palco il suo stile inteso come parte fondamentale del proprio essere.

La lista è lunga e, tra le grandi leader, spiccano anche loro, Coco Chanel, Vivienne Westwood, Livia Firth, la principessa Charlene di Monaco, l’avvocato Shami Chakrabarti etc. personaggi che vengono raccontati, attraverso immagini, filmati, interviste e bellissimi look, sottolineando come la moda sia stata un’alleata non solo di stile ma di vita, un linguaggio visivo attraverso il quale esprimere la propria personalità e comunicare con il mondo.

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