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Missione leggerezza: il Natale in tavola secondo Federico Ferrero

Abbuffate e diete. Abbiamo chiesto al vincitore della terza edizione di Masterchef, eccellente cuoco ed esperto nutrizionista, quali le abitudini da seguire per sopravvivere a pranzi e cenoni in calendario per le feste

Federico Ferrero in cucina
Courtesy of©Federico Ferrero

Natale: sei lettere che, alla sola pronuncia, fanno brillare gli occhi e borbottare lo stomaco. L’arrivo delle feste si sa, è una gioia soprattutto per il palato in quanto è un’occasione d’oro per mettersi in tavola spensierati e, regione che vai, tradizione che trovi. I menù sono ricchi e conditi, si va dalla zuppa di castagne e ceci dell’Abruzzo alle scillatelle con ragù di maiale della Calabria passando al cappone imbottito campano all’abbacchio al forno con patate del Lazio e via discorrendo.

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Lo stivale è diviso da chi aspetta con ansia questo momento e chi invece allontana il pensiero preoccupato dalla minaccia del cibo che mette a dura prova le buone forchette a dieta. Come affrontare al meglio il periodo natalizio senza esagerazione e, allo stesso tempo, senza troppi sacrifici? Parola a chi di cucina e alimentazione se ne intende, il Dottor Federico Ferrero, un vero specialista che, da sempre, approccia l’argomento da differenti prospettive, da nutrizionista in primis a chef, qualifica che l’ha portato, lo scorso anno, a mettersi in gioco e vincere la terza edizione del talent show culinario Masterchef Italia.

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Il cibo è la mia professione e la mia passione, lo è sempre stato” si legge sul suo sito: il suo viaggio in cucina dal piccolo schermo, in cui il “dottorino” torinese ha sbaragliato la concorrenza con il suo ricco bagaglio culturale e le sue sane e raffinate proposte, prosegue tra le pagine del suo libroMissione Leggerezza” (Rizzoli Editore) in cui riversa tutta la sua creatività impartendo consigli per cucinare sano con ricette che raccontano la sua idea di una nuova cucina italiana che assicura un perfetto equilibrio tra benessere, gusto e leggerezza.

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Il Natale è alle porte e il periodo si sa, è sinonimo di grandi pranzi e cene che portano a sospendere ogni tipo di dieta. Al fine di non alterare un precario equilibrio alimentare, nei giorni che precedono la festività, come regolarsi in tavola?
La festa come momento dove trovare la soddisfazione nella quantità invece che nella qualità è un concetto davvero primitivo. Il ricordo dei banchetti di Natale non è mai piacevole, perché prevedono troppi parenti indigesti e troppe portate inutili, quantità eccessive e zuccheri e grassi che trasformano la festa in una punizione e non in una grazia. Prima delle Feste mangiando come in tutti gli altri periodi, meno è meglio. E non tralasciando il movimento quotidiano.

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Quali sono i cibi più grassi e pericolosi per la linea presenti nel tipico menù natalizio caro alla tradizione italiana? Che dire poi di vini e champagne? Quanto influisce sulla linea il consumo di alcolici?
Raramente si esagera con vino e champagne nelle feste, dove ci si rimpinza già troppo di cibo. Approfittiamone per comprare una bottiglia in meno, ma di vino buono davvero e lasciamo lo champagne da supermercato sullo scaffale. Preferiamogli un’ottima bollicina italiana artigianale, non dosata, cioè a minor contenuto di zucchero. Attenzione al burro onnipresente, ai troppi dolci e al gran finale con panettone che, tra burro e zucchero, rappresenta un pasto completo. Frutta invece a fine pasto e il dolce al pomeriggio, e verdura a cena.

C’è chi dopo il cenone della vigilia o il grande pranzo di Natale opta per un drastico digiuno saltando i pasti. Come bisognerebbe affrontare inviti importanti che portano a passare intere giornate in tavola?
Se si deve pensare al digiuno, significa che si è esagerato nel pasto precedente. Abbiate il coraggio di diminuire la quantità e la successione delle portate, ma preparate piatti eccellenti, ricchi, speciali, per un giorno speciale. E almeno il 50% del menu siano verdure, di stagione, primizie, cucinate con grande cura. Insieme a pasta fatta in casa, aragoste, ostriche, tartufi, patè, e altre primizie gourmand saranno l’accompagnamento migliore per la gola e la salute. Provate i gamberoni con le puntarelle scottate in padella e gli spinaci novelli al vapore di brodo dopo ai tortellini.

Al fine di riprendere i ritmi di sempre, consiglia di seguire una dieta depurativa?
Questo non ha molto senso, ma ha senso provare ad approfittare del senso di colpa per le abbuffate natalizie, per concentrarsi sui successivi periodi dell’anno. Consiglio quindi di seguire in maniera più attenta lo stile di vita che andrebbe seguito tutti i giorni: almeno mezzora di camminata a passo veloce tutti i giorni, tanta acqua e 50% almeno del cibo quotidiano costituito da verdure.

Dottor Ferrero cosa si sente di consigliare agli italiani che si apprestano a mettersi in tavola?
Appassionatevi del sapore e sarete sorpresi dalla soddisfazione di andare a cercare un cibo che a volte era facile da trovare mentre oggi è difficile reperire, come un cavolo dell’orto o una buona acciuga sotto sale, come una bottiglia di aceto di vino o un cachi maturo. Quando lo metterete nel piatto la gioia, raffinata e completa, della gola surclasserà quella, maleducata e momentanea, dello stomaco.

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