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Hudson River Park, un parco pensile a Manhattan

Nel 2016 inizieranno i lavori per cambiare il look a New York realizzando un’oasi verde, da 10 mila metri quadrati, pronta a specchiarsi sulle acque del fiume Hudson.

Empire State Builing visto dal fiume Hudson
Courtesy of©braderby/iStock

Impossibile smettere di parlare di lei, c’è sempre una novità che la rende protagonista: New York non è solo la città che non dorme mai ma una realtà in continua evoluzione che non ama essere sempre uguale, le innovazioni e le riqualificazioni all’ordine del giorno continuano a ridisegnare interi quartieri. Dopo essersi innamorati del prestigioso progetto che ha reso protagonista la vecchia linea sopraelevata che attraversa il Meatpacking District, West Village fino a Midtown, la High Line, divenuta un giardino pensile dove ammirare ben 210 tipi diversi di piante, qualcosa di nuovo è pronto a rivoluzionare ulteriormente il look metropolitano.

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In quel di Manhattan, il quartiere più chic della città, oltre a fare la spola tra boutique lussuose e sognare quei palazzi e locali alla moda in perfetto stile Sex&The City, l’atmosfera si prepara a tingersi di verde con una grande novità. Sul fiume Hudson in arrivo un polmone colorato che farà da rivale al Central Park, paradiso del jogging: il suo nome è Hudson River Park ma non c’è da aspettarsi il solito giardino. Qui, all’altezza della 14esima strada, a spalancare le porte al futuro sarà un parco pensile sull’acqua collegato alla terraferma da 2 passerelle in legno occupando una superficie di ben 11mila metri quadrati dove trovare spazio per il tempo libero tra un anfiteatro all’aperto, in grado di ospitare fino a 2.500 spettatori, e un auditorium da mille posti.

Il progetto è finanziato dal magnate Barry Diller, amministratore delegato della IAC/InterActiveCorp con la dolce metà, la stilista Diane Von Furstenberg: la coppia non è nuova a opere del genere essendo già stati il pilastro della High Line e, grazie alla fondazione Diller-Furstenberg, hanno offerto un finanziamento pari a 130 milioni di dollari per questo capolavoro architettonico che andrà a sostituire il Molo 54, distruggendolo, per vedere nascere un innovativo Pier 55. Non è tutto, saranno ancora loro che si faranno carico delle spese di gestione per i primi 20 anni.

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L’inizio dei lavori è fissato per il 2016 e, a dirigere il cantiere ci sarà lui, l’architetto di paesaggi Mathews Nielsen. Se tutto rispetterà la tabella di marcia, sara possibile vivere la magia del luogo già dal 2018. La struttura sarà resistente e a prova di uragano in quanto, dopo Sandy che ha colpito la grande mela nell’ottobre del 2012, tutte le costruzioni accanto ai fiumi devono seguire una nuova normativa. Ecco che, a dare sostegno alla struttura, una base di 300 pilastri di cemento armato a forma di funghi, la cui altezza andrà dai 5 ai 25 metri sopra il livello dell’acqua: ma non è tutto, la costruzione strizzerà l’occhio all’ambiente in quanto tutela il mondo marino rivelandosi un perfetto esempio di architettura urbana in grado di integrarsi nel verde circostante.

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