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Seduzione: è questione di sguardi. E di “tocchi”

E’ tutto un gioco di occhiate e di brevi contatti:  è così che i tentativi di flirt ottengono successo. I consigli della scienza

Flirt al bar, seduzione
Stock photo © mediaphotos
Non basta l’impegno, non è sufficiente la passione per qualcuno: a volte flirtare può rilevarsi un insuccesso su tutti i fronti. E se le conquiste non danno frutto in tante, o troppe, occasioni, forse c’è qualcosa su cui intervenire. Magari ascoltando quello che dice la scienza. 
 
La Dott.ssa Monica Moore, psicologa della Webster University di St. Louis, ha condotto una ricerca sulle tecniche per flirtare utilizzate in bar per single, centri commerciali e luoghi  di divertimento.  Secondo i dati raccolti, non è chi è più fisicamente attraente ad essere avvicinato, ma quelli che inviano più feedback visivi e chi risponde più con il sorriso. Regola valida sia per uomini che per donne. 
 
Due i tipi di flirt, considerati universali: sono quelli che sorridono e che comunicano con gli occhi, indicatori validi per entrambi i sessi. A funzionare molto bene, inoltre, è il contatto, quello fisico. E qui bisogna fare molta attenzione. La ricerca ha isolato i tipi di “tocchi”, classificati come ” amichevoli”, “plausibili” e “nucleari”. Una piccola pacca sulle spalle e la stretta di mano rientrano nel primo gruppo. Nel secondo, invece, il contatto con l’avambraccio e con le spalle e la vita. Infine quelli che riguardano il volto. 
 
I comportamenti che hanno fatto nascere più flirt sono quelli morbidi e leggeri sul viso, seguiti dal braccio intorno alla spalla o in vita, infine sull’avambraccio. I tocchi più “negativi” ai fini dell’approccio sono stati invece la pacca o il contatto con la spalla, nonché la stretta di mano. L’importante è capire quando è il momento giusto, analizzare il contesto. 

Risultati alla mano, il successo del rimorchio era maggiore quando si era in contesti di divertimento anziché quelli più formali (61% contro il 49%), oppure quando c’è uno sforzo per cercare il contatto visivo anziché quando è frontale e immediato (68% contro il 41%). Ma a conquistare di più sono proprio i complimenti, nel 74% dei casi. Le indagini di Vorauer e colleghi, invece, hanno dimostrato che la paura di essere respinti da un potenziale partner può risultare fatale. I risultati migliori si sono avuti quando donne e uomini sono stati più diretti, perché la spontaneità paga. Alla conquista e alla persona che la sceglie.

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