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Miss Italia: 10 anni di bellezza italiana

L’album dei ricordi del concorso ci rivela che le più belle sono siciliane. E che rosse, ricce e stangone non hanno molta fortuna

Miss Italia 2015
Courtesy of ©Miss Italia 2015
Saranno 33 le finaliste di Miss Italia 2015, selezionate dalla commissione tecnica, che si contenderanno il prestigioso titolo. La finale si svolgerà a Jesolo domenica 20 settembre con la conduzione di Simona Ventura in diretta su La7. E sarà la 76esima edizione: sono passati 3 quarti di secolo (quasi) da quando il concorso è stato ideato. La sua prima edizione si è disputata nel 1946, a Stresa, da un’idea di Dino Villani, vero padre del concorso: il famoso “patron” Enzo Mirigliani vi giunse solo nel 1959, per poi cedere il titolo a Patrizia nel 2010.

FOTO: IL FASCINO ITALIANO IN 10 MISS

In molte ci hanno provato, ma sono poche le ragazze che sono diventate famose nel mondo dello spettacolo. Oggi ci ricordiamo soprattutto di alcune vincitrici, quelle dagli anni Ottanta in poi: da Federica Moro a Martina Colombari, da Roberta Capua a Cristina Chiabotto. Ma, indipendentemente dal successo, i loro volti e le loro curve hanno segnato la storia del costume e della bellezza italiana.
Era la 66ª edizione, nel2005, quando a vincere era Edelfa Chiara Masciotta, dal Piemonte, alta 176 cm, occhi e capelli castani, oggi attrice, con ruoli in fiction come Le tre rose di Eva e Che Dio ci aiuti 2. La successiva edizione viene vinta da una bellissima trentina, Claudia Andreatti, dai tratti meno mediterranei del solito: alta 180 cm, occhi verdi e capelli biondi, la bellezza questa volta diventa ben più nordica. E si può vedere ancora in tv, tra conduzioni e programmi. 
Silvia Battisti, del Veneto, vince l’edizione del 2007. Sorriso smagliante e ottime misure per l’appena diciottenne: 178 cm e un 90-66-94 che hanno ammaliato gli italiani votanti. Tratti nordici quanto basta: occhi blu e capelli castani per un’ottima fusione tra bellezza mediterranea e grazia quasi straniera. Durante l’edizione numero 69 a vincere è stata la sicilianissima Miriam Leone, una delle Miss di maggior successo dell’ultimo decennio del programma. Si è presentata con i capelli tinti di rosso, nonostante siano naturalmente castani, un po’ più bassa delle precedenti (176 cm) ma con bellissimi occhi verdi che hanno stregato tutti. 
Nel 2009, per l’edizione numero 70, a vincere è stata Maria Perrusi, calabrese, 182 cm d’altezza e misure 86-60-88: occhiazzurri e capellicastano chiaro. Francesca Testasecca, alta 174 cm, è la seconda Miss Umbria a vincere. I suoi occhi verdi sono piaciuti anche a Milly Carlucci, che l’ha voluta a Ballando con le stelle 2013. 
Poi, dal 2011 fino al 2014, la vittoria del Sud, con la Sicilia al primo posto, che a quanto pare si conferma una delle regioni con il maggior numero di vittorie, ben 11, seguita dalla Lombardia, con 10, e il Lazio con 9, il Veneto con 6. Non classificate per niente, ahimé, Basilicata, Molise e Valle d’Aosta. Ne 2011 vince Stefania Bivone, calabrese, che oggi sta tentando la strada del canto, super mediterranea, con buoni 179 cm di altezza. 
Nel 2012 inizia il terno della Sicilia: Giusy Buscemi, finalmente, sdogana i canoni di bellezza all’italiana, vincendo con una folta chioma bionda e riccia e con due bellissimi occhi verdi. Una delle pochissime vincitrici ricce in assoluto. A conquistare lo scettro, a distanza di un anno, è Giulia Arena, oggi volto di La7, con i suoi lunghi e lisci capelli castano chiaro. Nonostante non brillasse per l’altezza, che raggiunge appena i 170 cm: una delle reginette più basse della storia. Poi, appena dodici mesi fa, è stata incoronata Clarissa Marchese, dai lunghi capelli lisci e neri. 
E per il 2015? Per una questione di statistica, ci si aspetterebbe una miss del nord, almeno per cambiare. Come sempre appena maggiorenne, con capelli lisci e lunghi, magari color castano. Altezza 178 cm, la media è questa. E indiscutibilmente bella: sì, almeno su questo non credo che ci siano dubbi. Magari, come si dice in questi casi, “bellezza della porta accanto”. Che poi, quest’espressione, oggettivamente, che vuol dire?
 
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