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Peperoncino, sapore antico

Coltivato da millenni e a tutte le latitudini, il peperoncino è un grande alleato della salute

Peperoncino piccante
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Ci sono popolazioni che ne hanno fatto un vero e proprio culto, cucine che non possono prescindere dall’utilizzarlo, esperti ed estimatori che ne conoscono le peculiarità come un sommelier conosce i vini: parliamo del peperoncino, nome botanico capiscum, un ortaggio coltivato da millenni e, attualmente, a pressoché tutte le latitudini. Originario dell’America centrale e meridionale, veniva utilizzato come spezia già 5000 anni fa, e quando Cristoforo Colombo lo portò in Europa attecchì immediatamente grazie al clima favorevole, diventando uno degli aromi più comuni. Si espanse quindi nel bacino mediterraneo, in Africa, in Asia, divenendo in certi casi la colonna portante della cucina (si pensi, per esempio, all’India).

Insomma un successo planetario per il parente strettissimo del peperone, che si coltiva in decine e decine di varietà, alcune piccanti, altre dolci, altre semplicemente ornamentali. Ma è il peperoncino piccante quello che vanta più cultori al mondo, tanto che è stata inventata una scala di valore per indicarne la piccantezza.

Sapore a parte, le proprietà nutrizionali e medicinali del peperoncino sono notevoli. In primo luogo, è ricchissimo di vitamine, soprattutto C e A, e alcuni sali minerali, particolarmente concentrate nella versione essiccata. La capsaicina, molecola responsabile del sapore piccante, è anche una sostanza dalle ampie proprietà fitoterapiche, ed è concentrata soprattutto nei semi. In particolare, è nota per le virtù rubefacenti e antidolorifiche: diversi studi medici concordano sulla sua efficacia analgesica se applicata sulla pelle, tanto che viene utilizzata per pomate, cerotti, e oli da massaggio da utilizzare per dolori muscolari, articolari o neuropatici (dolori cronici). Purtroppo l’effetto in alcune persone è troppo irritante per poterne fare uso. La stessa molecola rende il peperoncino un ottimo alleato della digestione (aumenta la salivazione e la secrezione di succhi gastrici), tuttavia va limitato o completamente escluso se si soffre di acidità di stomaco, reflusso gastroesofageo, ulcere – anche se, per quanto riguarda queste ultime, alcuni studi affermano che consumarlo preventivamente ne ridurrebbe la possibilità di insorgere. Infine, l’effetto rubefacente della capsaicina è impiegato contro la caduta dei capelli. Il peperoncino è utile anche in cosmesi, tema che abbiamo approfondito a questo link.