Pubblicato il

Gli auguri a Dante Alighieri in salsa splatter

Venti tavole dark tutte al femminile, ricordano la modernità della rappresentazione dantesca

Dante Alighieri
iStock
Passato e presente, tradizione e innovazione, arti della parola e quelle più strettamente legate alla grafica, si incontrano in occasione delle celebrazioni relative ai 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri. Infatti, il MIAAO di Torino, nell’ambito del progetto ‘Il CuNeo gotico’, dal 25 settembre al 31 ottobre ospiterà un’esposizione di disegni di giovani artiste che hanno interpretato l’Inferno Dantesco in chiave ‘splatter’. Dell’atmosfera cupa e sanguinolenta dell’opera monumentale del poeta toscano, la mostra riprende gli aspetti più macabri e di critica sociale, per dare loro una nuova veste inedita. 

Il progetto, dal titolo Inferno Fresco, che vedrà anche la pubblicazione di due opere inedite di Pablo Echaurre, è stato reso possibile grazie al lavoro promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, con la direzione artistica di Enzo Biffi Gentili, direttore del MIAAO di Torino, e nel solco di uno sguardo moderno gettato da alcuni illustri rappresentanti sull’opera di Dante Alighieri. Vittorio Sermonti: “I giovani capiscono Dante meglio di tanti accademici (…) – ha dichiarato il noto studioso in un’intervista del 2006 al Corriere della Sera – l’Inferno è più splatter di certi fumetti o videogiochi. Dove troviamo storie così colorite?”. 

 
L’esposizione, curata dalla giovane studiosa Lorenza Bessone, è formata da un corpus di venti disegni di artiste italiane under 40. Ilaria Clari, Loredana Fulgori, Cristina Mandelli, Tania Piccolo aka Storm Neverland, Vanessa Rubino, Elisa Scesa Seitzinger, Elisa Talentino; Alice Richard aka Pole Ka, la toscana Eleonora Guastapaglia aka Helbones, la lombarda Patrizia Beretta, e infine Ire-Ne. Accanto a esse, anche qualche illustre artista di sesso opposto. Carlo Pastore, che affronta tematiche di genere gay serpeggianti in Dante, Marco Corona, storico artiere subalpino e Finamore, per una grande celebrazione di un’opera sempre attualissima.