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Gender gap, tema della festa della donna 2016

International Women’s Day, piattaforma internazionale dedicata alle donne, ha scelto la parità salariale come tema annuale

Riunione di lavoro
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Le donne guadagnano in media 300.000 sterline in meno degli uomini nella loro vita lavorativa: sono più di 38.000 euro di differenza. Un dato che proviene dalla società di analisi Robert Half, sconcertante, ma certo non nuovo: secondo il Global Gender Gap Report più recente, ci vogliono almeno altri 100 anni per arrivare alla parità salariale. Altri dati parlano di stipendi con differenza del 24% tra donne e uomini a parità di mansioni. Insomma, la patata è bollente più che mai, l’equità retributiva lontana, la parità dei sessi sul luogo di lavoro una chimera.
 
E’ a questa tematica che si è deciso di dedicare l’International Women’s Day 2016, esperienza globale di donne e associazioni che ogni anno dedicano l’8 marzo ad una campagna in particolare, tra le tante che ancora hanno bisogno di essere portate avanti quando si parla di genere e diritti. Il giorno della Festa della Donna, al di là di mimose, regali e frivolezze varie, torna ad essere una giornata di celebrazione delle conquiste in campo sociale, scientifico, politico, imprenditoriale, culturale, ma anche di impegno per fare altri, necessari, passi avanti. La campagna di quest’anno è Pledge for Parity (‘Impegnati per la parità’), e incita a prendere posizione perché la parità retributiva diventi reale ben prima delle previsioni più grigie – secondo il World Economic Forum il gender gap non si colmerà prima del 2133.
 
La difficoltà delle donne nell’ottenere ciò che spetta loro sul luogo di lavoro aumenta tra le mamme, o tra le potenziali tali, e tra le donne che non rientrano in canoni estetici precisi; la risaputa difficoltà ad essere prese sul serio in ambienti solitamente maschili inibisce nel farsi avanti perché i propri diritti vengano rispettati. Eppure i dati dimostrano che le imprese guidate da donne sono più prolifiche di quelle dove i leader sono uomini, che nella green economy – vedi alla voce ‘impresa del futuro’ – sono le donne ad avere più successo, che il mondo della tecnologia – altro capitolo della voce ‘futuro’ – ha sempre più rappresentanti di successo femminili, le donne laureate sono più degli uomini. Cosa aspettiamo dunque? Per partecipare a Pledge for Parity o scoprire tutte le iniziative inerenti cliccate qui