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Mangiare nudi al ristorante: a Londra si può

La capitale britannica è pronta ad inaugurare il primo ristorante per nudisti ed è già un boom di prenotazioni

Ricetta speziata in ciotola di argilla
©iStockphoto

Quando essere vestiti è un optional: non si tratta di stare in libertà nella propria casa, o in spiaggia durante una vacanza, ma di andare a mangiare al ristorante per trascorrere una serata alternativa dove non solo si possono lasciare i vestiti, ma non è consentito niente che si avvicini alla vita moderna. E’ quanto succederà a partire dal prossimo giugno al The Bunyadi di Londra, il primo ristorante rivolto ai nudisti della capitale britannica.

Nato da un’idea del gruppo Lollipop Project (quello che ha creato anche ABQ, il bar caravan in cui i camerieri vestiti da chimici servono cocktail molecolari), il progetto ha lo scopo di permettere di liberarsi, almeno per una sera, di tutti gli apparati della vita moderna che rendono schiavi. Non sono quindi ammessi smartphone, tablet, macchine fotografiche nella sala allestita per nudisti, né tantomeno l’ausilio di luce elettrica: si cena a lume di candela su tavoli di legno simili a tronchi d’albero, separati da divisori per garantire la privacy, con posate commestibili e piatti di argilla, immersi in un ambiente ornato da canne di bambù e vimini ma senza alcun orpello o decorazione sulle pareti. Svestiti saranno anche i camerieri, ma non gli chef per ovvie ragioni igieniche.

Per continuare sull’onda di questa filosofia del nudo e puro si allinea anche il cibo, che viene servito con ricette a base di prodotti freschi a km 0, senza alcun tipo di conservanti, crudo o cotto rigorosamente nel forno a legna e presentate senza particolari “addobbi”. Incluse nel menu saranno previste, ovviamente, le proposte vegan. Il costo per questo ritorno alle origini si aggira tra le 55 e 65 sterline a persona, inclusi cibo, bevande e degustazioni. Non ha ancora aperto, l’indirizzo è top secret ma ha già ricevuto oltre ventimila prenotazioni, visto anche il fatto che avrà una vita limitata: il ristorante, infatti, sarà aperto solo per tre mesi ed ospita 42 coperti, ma siamo sicuri di credere che di gente che abbia voglia di provare a vivere l’esperienza di una serata senza impurità ce ne sia parecchia e non mancheranno altre occasioni future. Per chi, invece, voglia comunque assaporare una buona cena ma un po’ più coperto è previsto l’allestimento di un’altra sala dove i commensali saranno forniti di un’apposita tunica. 

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