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L’identikit del tifoso italiano

Come si vive in Italia il tifo per la Nazionale di calcio

Gruppo di amici che vede una partita di calcio
©iStockphoto

Da sempre il calcio è lo sport più amato dagli italiani e, se durante l’anno i risultati delle partite interessano solamente i tifosi più accaniti, eventi internazionali come gli Europei 2016 accendono l’interesse di tutti. L’indagine condotta  da vente-privee, pioniere e leader delle vendite- evento online, stima che il 75% degli italiani sta seguendo le partite di Euro 2016, una percentuale di tre punti più alta rispetto alla media europea. Il portale ha tracciato l’identikit del tifoso individuando tra gli italiani due categorie: i “giocatori” e gli “allenatori”, i primi hanno un’età compresa tra i 18 e i 40 anni mentre i secondi un’età tra i 41 e i 65 anni. Due categorie con attitudini, approcci e modalità completamente opposte di vivere e assistere ai match.

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I giocatori si infiammano in genere di più rispetto alla categoria dei più maturi, poiché sono molto più impulsivi e soprattutto maturano il desiderio non troppo recondito di entrare in campo per giocare in prima persona la partita. Le due categorie di tifosi si differenziano anche a proposito della compagnia con cui assistere ai match della propria nazionale: il 55% dei giocatori preferisce vederla in compagnia di amici sventolando bandiere e mai con un tifoso di una squadra avversaria. Il 27% degli allenatori supporta la squadra consigliando tattiche, desidera guardare i match in completa solitudine e non apprezza in alcun modo la presenza della propria compagna. L’indagine ha evidenziato che le donne italiane si rivelano ancora più passionali e vivono le partite con maggiore coinvolgimento emotivo, arrabbiandosi e innervosendosi.

Per quel che riguarda portafortuna e i rituali scaramantici si sa che investono il mondo del calcio a 360° coinvolgendo giocatori, allenatori e coloro che assistono alle partite da casa: per il 44% degli intervistati il cornetto rosso ha ancora la meglio, seguito per il 12% dalle maglie dei vecchi giocatori e per il 7% da un vecchio pallone, coi come tra le abitudini più gettonate figurano guardare un match seduti sempre allo stesso posto e non radersi la barba per l’intera durata del campionato sperando che una tale rinuncia possa richiamare sulla squadra il migliore dei buoni auspici. Un ruolo fondamentale lo gioca anche Internet: grazie all’online, infatti, anche i non tifosi possono appassionarsi di calcio seguendo le partite sui social attraverso gli account di influencer, giornalisti, blogger o calciatori che commentano live i risultati dei match e tra i social più utilizzati WhatsApp è al primo posto per seguire le partite perché offre la possibilità di creare gruppi in cui commentare i match; al secondo posto si segnala Twitter per commentare e seguire in live streaminig le partite.