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Desiderio femminile non diverso da quello maschile

Perché si pensa che le donne provino meno desiderio degli uomini?

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Cosa desiderano le donne? E’ una domanda la cui risposta è incerta quanto il mistero della vita e della morte. Da Freud in avanti le opinioni espresse su questo tema sono state centinaia. E spesso hanno coinciso non solo con scoperte scientifico/psicologiche, ma con istanze sociali. Emancipazione, libertà sessuale, orientamento. Le tematiche di genere da sempre abbracciano la sfera del desiderio, tanto che alcune tra le più importanti femministe della storia lo hanno sempre imprescindibilmente legato al diritto ad autodeterminarsi.

Fulcro di mille dibattiti, il desiderio femminile è ancora relativamente un mistero per la scienza. Mentre la sessualità degli uomini è, dal punto di vista scientifico (non stiamo entrando in campi psico-sociali-morali etc), più ‘diretta’, quella delle donne è complessa. E’ complessa perché per ogni donna è diversa, e perché varia a seconda delle fluttuazioni ormonali. Le donne sono più inclini a cercare rapporti sessuali nel periodo dell’ovulazione, evidente stratagemma evolutivo (fonte). Sono meno propense a desiderare il rapporto completo in certe fasi. Magari preferendo l’autoerotismo o altre forme di soddisfazione sessuale. Insomma, ogni donna vuole qualcosa di diverso dall’altra, e in momenti diversi.

Desiderio femminile

I nuovi studi

Ciò appurato, nuovi studi stanno sottolineando che quando si tratta di intensità di desiderio, non è affatto vero che uomini e donne sono lontani. Diversi nel modo, ma non nella quantità. Ovvero, ricerche recenti evidenziano la non-veridicità del tipico assunto secondo cui l’uomo ha una ‘voracità’ sessuale maggiore di quella femminile. Le sfumature sarebbero molto più sottili di quanto si creda. Non solo: uomini e donne in una relazione eterosessuale hanno esattamente la stessa probabilità di provare il calo del desiderio. Secondo la sessuologa e dottoressa Lori Botto (fonte) molti dei test fatti in passato sul desiderio sessuale partivano già viziati da stereotipi di genere. Si ponevano le domande sbagliate insomma, che non coglievano il ventaglio di sfumature riguardanti il desiderio femminile

Inoltre, per anni si è pensato che il testosterone fosse l’ormone-chiave alla base del desiderio. Studi più recenti rivelano che è molto meno influente. Anzi, che non ci sono grosse differenze nei livelli di questo ormone tra donne che dichiarano assenza di ‘appetito’ sessuale e donne che ne provano molto. Anche in questo caso le ricerche si basavano su un presupposto errato. Infine, spesso le ricerche sulla sessualità partono dal principio che come ‘soddisfazione’ si intenda il compimento dell’atto completo. Mentre per molte donne non esiste un pattern definito (eccitazione, climax, soddisfazione), e non esiste nemmeno solo l’atto sessuale completo come forma di piacere unico (fonte). Ecco che occorre allargare lo spettro di ciò che si intende con ‘desiderio sessuale’ se si vogliono avere delle risposte. Così come ‘educare’ le donne, incoraggiarle a cercare quello che loro, personalmente, considerano piacere, afferma la dottoressa Beverly Whipple (fonte). Occorre uscire dal ‘modello unico’ che per anni è stato basato sull’esperienza maschile per comprendere come funzioni il desiderio femminile.

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