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Frutta con la buccia: sì o no?

Pesche, mele, pere: è meglio mangiarle con la buccia o senza?

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Davanti ad un frutto con la buccia commestibile, il mondo si divide in due fazioni: quelli della ‘frutta con la buccia’ e quelli che ‘la frutta si sbuccia sempre’. Chi ha ragione? Facciamo un po’ di chiarezza. Innanzitutto, non tutti i frutti si possono mangiare con la buccia. Ovvio che meloni e ananas sarebbero impossibili, ma sono anche non commestibili. Così come cocco, anguria, nespole. Altri frutti come fragole, ciliegie, uva non si sbucciano per ovvia praticità. Insomma per quanto riguarda la frutta con la buccia di solito intendiamo mele, pere, pesche.

Frutta con la buccia: perché fa bene

Nella buccia dei frutti si trovano sostanze benefiche per l’organismo. In particolare la buccia è ricca di fibra che per l’apparato digerente umano è insolubile. Ovvero una fibra che non viene digerita e trasformata in energia, ma ha un altro ruolo: la buccia ‘viaggia’ nel nostro intestino e favorisce l’eliminazione delle scorie. Mangiare fibre è uno dei requisiti fondamentali delle diete, perché in questo modo ci si sgonfia e ci si ripulisce internamente. La buccia dei frutti ha esattamente questo compito, molto importante.

Pesche

Cosa nasconde la buccia di un frutto?

Chi non apprezza il consumo di frutta non sbucciata lo fa principalmente per il timore di ingerire pesticidi. Sulla buccia infatti si concentrano le sostanze chimiche impiegate in agricoltura, e che non sempre il risciacquo porta via del tutto. Qualcuno afferma che si tratta comunque di sostanze regolamentate da norme di legge europee (altro discorso per i frutti extra-UE) e che i livelli di tossicità non vengono mai raggiunti. L’ultimo rapporto Efsa – autorità europea per la sicurezza alimentare – dichiara che il 97,4% dei campioni di frutta analizzati rientrava nei limiti di legge e oltre la metà (il 54,6%) non conteneva alcun residuo (fonte). Ci sono tuttavia delle ombre che riguardano le modalità di rilevamento e la presenza di multiresidui (la legge regolamenta i livelli possibili di ogni sostanza, ma quando ce ne sono 2-3? E come interagiscono tra loro?). Inoltre, non è detto che i pesticidi non penetrino anche al di sotto della buccia.

Conclusione

Siccome mangiare la buccia dei frutti fa bene, il consiglio è quello di farlo solo se si tratta di biologico. Bucce non trattate, ben lavate per eliminare solo residui di terra o polvere, da cui assimilare fibre benefiche. Allo stesso tempo, non demonizziamo la frutta con la buccia in generale, bio o non bio. Stiamo attenti a lavarla sempre accuratamente, magari con l’aiuto del bicarbonato di sodio. E verifichiamo che provenga da paesi dell’UE, per avere almeno la certezza di rimanere negli standard di legge.

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