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Lacrime da cipolla: i consigli per evitarle

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Quando si taglia anche solo una cipolla le lacrime sono dietro l’angolo. Non c’è proprio verso e l’umore non conta. Il delizioso bulbo è uno dei capisaldi della cucina italiana ma sembra davvero impossibile evitare di piangere quando lo si sbuccia. Nonostante il fiume di lacrime è, però, impossibile, rinunciare ad inserirlo nei piatti. Non importa quanto si piange, ma la cipolla rimane sempre un ingrediente fondamentale per insaporire le nostre ricette. Dalle più classiche alle più originali e creative. Di metodi per fermare le lacrime ne sono stati inventati tanti ma alcuni sembrano funzionare più di altri. Magari non sono trucchi infallibili, ma vale comunque la pena provare. Anche se, talvolta, possono sembrare rimedi davvero curiosi.

Perchè la cipolla ci fa piangere così tanto

Prima di capire come smettere di piange, potrebbe essere interessante sapere perchè lo facciamo. Ovviamente lo stato d’animo non c’entra proprio nulla. La motivazione è, chiaramente, di natura scientifica. I nostri bulbi preferiti, infatti, contengono delle molecole chiamate amminoacidi solfossidi. Quando li tagliamo viene liberato un enzima (l’allinasi) che genera sostanze molto volatili ed acide. Il contatto dello zolfo con i nostri occhi provoca la fastidiosa sensazione pungente che tutti conosciamo. Per espellere e diluire le sostanze indesiderate, il nostro occhio, di riflesso, produce le lacrime. Ecco, allora, come provare a fermarle.

Immergere le cipolle mentre le tagliamo

Uno dei metodi più conosciuti per evitare di piangere con le cipolle in mano è quello di tagliarle tenendole immerse in acqua. In alternativa si potrà tenerle semplicemente sotto il getto dell’acqua corrente. In questo modo si dovrebbe limitare la liberazione dal bulbo delle sostanze volatili che infastidiscono l’occhio.

Anche il freddo può essere d’aiuto

In molti sostengono che lasciando la cipolla nel freezer per una quindicina di minuti, il suo “effetto lacrimogeno” dovrebbe attenuarsi notevolmente. Il principio è lo stesso del contatto con l’acqua. Il rilascio dell’allinasi come gas con il freddo verrà arrestato o quantomeno ridotto.

Il fuoco non perdona

Se l’acqua sembra rivelarsi particolarmente utile, anche il fuoco non è da meno. Sembrerebbe, infatti, che accendere una candela potrebbe davvero far smettere di piangere. La fiamma accesa contribuirebbe, infatti, ad eliminare alcuni dei fumi che generano i gas. La candela, dunque, potrebbe rivelarsi un metodo efficace. Oltre ad essere anche piacevole a vedersi, il che non guasta mai.

Un cucchiaio in bocca può servire sai…

Sembra quasi assurdo a pensarci, ma si dice che tenere un cucchiaio tra le labbra possa aiutarci a non “annegare” nelle lacrime. Le sostanze chimiche che causano la lacrimazione, infatti, finirebbero con il legarsi col metallo. Il tutto prima che esse possano raggiungere i nostri occhi. Mettendo, quindi, un freno a questa valle di lacrime.

Devi, devi, devi… masticare

Non è una pubblicità di caramelle vintage anni ’80. Ma un vero e proprio rimedio per le lacrime da cipolla. Masticare un chewingum, ad esempio, spingendoci a respirare con la bocca, favorirebbe la dispersione delle sostanze irritanti. Si può anche utilizzare un pezzo di pane lasciando che una parte di esso fuoriesca dalla bocca. La mollica sarebbe, infatti, in grado assorbire parte delle sostanze chimiche prima che raggiungano i nostri occhi.

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