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Selfie di Simona Ventura: il trash diventa troppo

Tra liti e abbandoni di studio, il programma non convince. Per niente. Il problema è che qui si gioca con le debolezze umane…

Simona Ventura selfie
LaPresse

“Le cose cambiano, eccome se cambiano”, spiega e ripete Simona Ventura, che torna a condurre un programma in una fascia oraria e su un canale che conta. Il problema è il “come”. Parliamo di Selfie, un programma che nella sua prima puntata ha debuttato con un buon 20,23 per cento di share, pari a circa 4 milioni e 200 mila spettatori. Per poi crollare miseramente dopo una settimana. Con una media di soli 3.3 milioni di fedelissimi pari ad uno share del 15.80%, il dato, quello chiaro, è unico: il programma non piace.

Si tratterebbe di un “factual”, ossia quei programmi che cambiano la vita a gente comune. E si propone, effettivamente, di aiutare persone in difficoltà, che non riescono ad accettarsi per quel che sono. Per ragioni più o meno serie o seriose. A decidere chi aiutare o supportare ci pensano i mentori, sei personaggi, divisi in tre coppie: Katia Ricciarelli e Simone Rugiati, Alessandra Celentano e Ivan Zaytsev, Stefano De Martino e Mariano Di Vaio. A valutare il percorso di cambiamento, invece, una giuria composta da Tina Cipollari, Aldo Montano, Paola Caruso, dalla Marchesa Daniela Del Secco D’Aragona e lo youtuber Yuri Sterrore, in arte Gordon.

Il programma, prodotto dalla Fascino di Maria De Filippi, ha chiaramente una impronta defilippica e il suo parterre di personaggi.

Con varie contaminazioni da altri programmi televisivi. Non c’è da stupirsi se il risultato è quello che si vede in tv. E che molto probabilmente non si ripeterà nei prossimi anni. Ci si chiede come mai il soprano abbia accettato l’invito, ad esempio. Possiamo capire chi possiede manie di protagonismo, come Di Vaio, ma la Ricciarelli no.

Tra i momenti più trash di Selfie…

… proprio il litigio di quest’ultima con Tina Cipollari. Una lite che è durata appena un minuto, a causa proprio di un “caso” da valutare. Katia a lei: “Devi smetterla di gridare sempre, perché non siamo sordi”. Ventura la difende: “Non toccatemi Tina. Sappiamo tutti che lei si esprime così, è la nostra regina”. E la Ricciarelli abbandona lo studio: “Se è così, me ne vado”, sentenzia. Tina al soprano: “Usa l’intelligenza, per favore. Mi meraviglio di te, veramente”.

Come non citare, inoltre, la lite tra la Bonas e la Ciociara, Alessia Macari, entrambe provenienti dal sottobosco di “Avanti un altro”. “Hai avuto pure il coraggio di venire qua?”, ha tuonato la Caruso quando la vincitrice del Grande Fratello Vip decide di partecipare per superare le sue paure delle Barbie. E così se ne va, con un elegantissimo “Tenetevi ‘sta stronza”. Non ci è dato di sapere se le due siano ai ferri corti per motivi lavorativi o amorosi.

Un’ultima riflessione su Selfie. Ma con un compito così delicato, quello di decidere chi ha bisogno di supporto fisico e psicologico, ma come ci si può affidare a questo “gruppo di lavoro”? Qui si gioca con le debolezze umane, roba da sociologi e psicologi, chirurgi e specialisti. E che, invece, sono date in pasto a persone per niente competenti. Peccato per Simona, meritava davvero qualcosa di più.

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