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In slitta in Alaska: la leggendaria Iditarod

E’ la più dura e famosa competizione per cani da slitta al mondo: ecco di che si tratta

Panorama con slitta trainata da cani
©iStockphoto

Slitta trainata da cani, paesaggi incredibili, contesti unici. E’ quanto offre l’Alaska ed una delle competizioni più famose del mondo. Stiamo parlando dell’Iditarod Trail Sled Dog Race, una gara per cani da slitta che si corre su un percorso praticato fin dai tempi della corsa all’oro. Lunga oltre 1800 chilometri, si impiegano circa dieci giorni per percorrerla tutta. Di regole non ce ne sono. Vince infatti il più forte e chi dorme di meno. Nel corso del tempo l’Iditarod è diventata una leggenda per gli appassionati di avventure e storie sportive. Non solo per la sua durezza e gli ambienti spettacolari che attraversa. Ma anche per il rapporto che si viene a creare tra uomini e cani.

L’ALASKA SI SCOPRE CON I CANI DA SLITTA

Una curiosità riguarda coloro che intendano seguire il percorso con altri mezzi. In molti, infatti, raccontano che è molto più pericoloso che non non farlo con una slitta trainata da cani. Ecco perché non è più necessario essere per forza un musher, il conducente di una muta di cani da slitta. Si può partecipare all’asta Iditarider di The Last Great Race per avere la possibilità di viaggiare per 11 miglia con musher e cani sulla slitta. Basta andare sul sito IditarodAuction.com e tentare la sorte. L’esperienza è ovviamente di quelle che non si scordano facilmente. Il percorso dell’Iditarod unisce Anchorage a Nome. La gara viene disputata ogni anno all’inizio di marzo su un difficile percorso.

COME PARTECIPARE ALL’IDITAROD

Si partecipa con una slitta trainata da un massimo di 16 cani di cui bisogna portarne al traguardo almeno 6. Lungo il percorso 27 tappe obbligano i partecipanti a firmare un registro. Si incontrano anche strutture di ricovero per lasciare gli eventuali cani feriti o troppo stanchi alle cure dei veterinari. Tre sono le soste obbligatorie, una da 24 ore e due da 8 ore. Tali soste devono essere dichiarate ed effettuate in presenza di un ufficiale di gara. Altre restrizioni non ce ne sono. Ognuno può pianificare il percorso come meglio crede. Anche in notturna visto che i partecipanti sono provvisti di torce da capo.

L’origine di questa competizione risale ad un episodio verificatosi nel 1925. All’epoca un’epidemia di difterite colpì la città di Nome. Viste le pessime condizioni meteorologiche non era possibile far arrivare rapidamente l’antitossina da Anchorage tramite aereo o nave e si ricorse, quindi, alla tradizionale slitta. Proprio a questo fa riferimento l’impresa del cane Balto che ispirò un film di animazione. Molti, però, trovano che la gara sia solo un modo per celebrare la tradizione di un mezzo di trasporto che ha perso ormai importanza a causa del diffondersi di moto slitte, gatti delle nevi ed altri mezzi a motore.

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