Pubblicato il

Dieta vegana: attenzione alle carenze nutrizionali

Eliminare dalla propria alimentazione i cibi di origine animale può minacciare il funzionamento del nostro organismo

Dieta vegana
Courtesy of©lola1960/iStock

Dieta vegana: attenzione ai rischi. Questo regime alimentare prevede diverse restrizioni. Oltre ad escludere il consumo di carne e pesce, infatti, sono out anche tutti i prodotti di origine animale. I motivi? Etici o salutistici.

Dieta vegana, i rischi

Stando a quanto ha dichiarato all’Express.co.uk Shona Wilkinson, nutrizionista presso Superfooduk.com, la dieta vegana, se non correttamente bilanciata, può portare a misurarsi con una possibile carenza di proteine che, in realtà, hanno una grande importanza per il corretto funzionamento del nostro organismo.

Occhio alle proteine

Le proteine che contengono tutti gli amminoacidi essenziali si trovano soprattutto negli alimenti di origine animale. Come ha rivelato la nutrizionista, se una porzione media di petto di pollo contiene circa 25-30 g di proteine, un filetto di merluzzo  20 g e ancora due uova dai 12 a 16 g, una porzione di broccoli, invece, fornisce solo 6 g di proteine mentre 100 g di lenticchie cotte 9 g.

Vitamina B12

Secondo Shona a destare preoccupazione è la carenza di vitamina B12, sostanza presente soprattutto negli alimenti di origine animale. Proprio così, un deficit di questa vitamina può provocare un aumento nel sangue di omocisteina una sostanza che, spesso, è correlata a patologie di tipo cardiovascolare, Alzheimer etc.

Ferro

La dottoressa evidenzia poi che, anche il ferro, merita le dovute attenzioni. Quest’ultimo è presente nei cibi in due forme: eme o non eme. La prima si trova in alimenti di origine animale e viene assorbita facilmente con una biodisponibilità tra il 15 e il 35%. La seconda, invece, presente nei cibi di origine vegetale, ha una assimilabilità che varia tra il 2 e il 20%. Coloro che si trovano a fare i conti con una carenza di ferro avvertono, generalmente, un senso di stanchezza e fatica.

Iodio

Anche lo iodio ha la sua rilevanza. “Lo iodio è necessario per il normale funzionamento della ghiandola tiroidea che regola il nostro metabolismo.  L’ipotiroidismo può derivare dalla carenza di iodio e può causare l’aumento di peso, pelle secca, eccessiva stanchezza, depressione e molti altri sintomi” – ha spiegato la dottoressa.

Non è tutto. Qualche complicazione si può verificare anche con l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA). Parliamo di acidi grassi a lunga catena della famiglia degli omega-3 che, spesso, sono carenti in una dieta vegana ma, in realtà, sono fondamentali per la salute di occhi, cuore e cervello. Chi non mangia il pesce può però fare tesoro di noci, mandorle, semi di lino, alghe etc.

Tuttavia i vegani, al fine di scongiurare carenze nutrizionali, possono rivolgersi a un nutrizionista che andrà a stabilire i giusti apporti di quanto necessario all’organismo.