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Guardaroba primaverile: 50 sfumature di rosa

Da nemico delle femministe ad alleato delle pussyhat: il colore femminile per eccellenza è pronto a tornare in scena da protagonista

Guardaroba primaverile: rosa docet
Courtesy of©luanateutzi/iStock

E’ arrivato il momento di rivoluzionare l’armadio. Il guardaroba primaverile si alleggerisce ed è pronto a fare posto ai nuovi colori Pantone che terranno compagnia per tutta la bella stagione. Tra di essi c’è proprio il simbolo della femminilità: il rosa.

Si spazia dal Pale Dogwood, molto delicato e bon ton, al Pink Yarrow, decisamente più vibrante e vivace. Li abbiamo visti sulle passerelle delle più illustri case di moda che hanno catapultato nel fantastico mondo delle Barbie.

Guardaroba primaverile: rosa docet

A pensare che, in passato, il rosa era un colore quasi proibito. Ebbene sì, le femministe, tra gli anni ‘60 e ’70, lo contestavano in quanto lo etichettavano come discriminante.

A quanto pare gli anni passano e questo colore non sembra essere così scomodo per gli animi ribelli. A dimostrarlo sono state le pussyhat, le donne dell’anti-Trump che, in occasione della Women’s march dello scorso 21 gennaio 2017, con quel beanie rosa con tanto di orecchie da gatto, hanno lasciato il segno.

Lo stesso modello, o quasi, lo abbiamo poi ritrovato alla Fashion Week milanese. Proprio così, la stilista Angela Missoni lo ha rilanciato regalandolo ai suoi ospiti con l’intento di sostenere i diritti delle donne di tutto il mondo.

Nel corso degli anni, a contribuire al successo del rosa, sono stati anche Miuccia Prada, Gucci e, ovviamente, la maison Schiaparelli che portò alla ribalta il famoso rosa shocking. Stando a quanto afferma l’Express, infatti, i meriti del successo di questo colore così affascinante andrebbero soprattutto alla moda italiana.

Da Schiaparelli a Valentino: lunga vita al rosa

Anche Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino, per il suo grande debutto da solista ha portato un tocco di novità. La sua prima collezione, infatti, ha visto trionfare, al posto del tradizionale rosso, il rosa. Piccioli ha collaborato anche con la stilista britannica Zandra Rhodes, nota come la “Principessa del Punk”, una donna all’avanguardia nota per i suoi colori sgargianti. La Rhodes ama il rosa a tal punto da utilizzarlo per i suoi capelli.

Non c’è che dire, pink is the new black. Abiti dal sapore candy e accessori dall’animo girly sono pronti a invadere l’armadio di ogni ex bambina cresciuta con il mito di Barbie. Tutte possono dunque vivere il presente strizzando l’occhio al passato. Come? Semplicemente giocando con la propria femminilità.

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