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L’anima gemella esiste o non esiste? Sì e no…

Dal calcolo matematico alla psicoanalisi, l’eterna ricerca della persona giusta si spiega nel vuoto di ognuno di noi

l'anima gemella
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L’anima gemella è in fuga da secoli. Almeno per quanti la cercano nella storia dell’umanità. Qualcuno dice di averla trovata, altri (sospettosi) insistono nel cercarla. Altri ancora sono rassegnati: non esiste. Cinque anni fa circolava un video in rete in cui serpeggiava la speranza di milioni di romantici (i numeri in base alle visualizzazioni).

L’anima gemella esiste: è matematica

Il giornalista americano Drake Martinet ha spiegato con una formula algebrica perché due persone sono destinate a incontrarsi. In sostanza per Martinet L’anima gemella esiste per un calcolo scientifico. I calcoli dimostrerebbero che su 7 miliardi di persone al mondo, solo una è la donna perfetta per ogni uomo. Facile, no? Emanuele Colombo ha realizzato una versione animata nel 2012 del video del giornalista. Qui il link per i curiosi.

La metà della mela

Come definire l’anima gemella? Forse qualcuno che sentiamo di conoscere da sempre. Che capiamo nella sua dimensione nuda e cruda. La psicoanalista Sophie Cadalen, autrice con Sophie Guillou di “Tout pour plaire… et toujours célibataire” (Albin Michel, 2009), esplora questo affascinante mito. Cadalen risponde a un’intervista sul settimanale francese Elle. “Il nostro tempo, segnato da una grande libertà di scelta, aumenta il desiderio di trovare la persona giusta”. Se prima il matrimonio era una scelta obbligata, oggi l’affanno nella ricerca della “brava persona” crea confusione. Troppa scelta? Sì. E secondo la Cadalen a dimostrarlo è il successo dei siti di appuntamenti online.

L’ossessione di trovare l’anima gemella è in realtà la spiegazione al vuoto dentro noi. Il “vuoto” è inteso come il principio del desiderio, in qualunque campo. Dal desiderio sessuale all’appetito. Sensazioni che la nostra psiche genera quando ci manca qualcosa. Questo riporterebbe alla metà della mela di Platone. Abbiamo bisogno di qualcosa che ci completi il “vuoto”. Ma purtroppo è impossibile da colmare.

L’anima gemella: l’opposto della vita in movimento

La psicoanalista francese spiega come il sogno continuo dell’anima gemella porti a una posizione fissa. Ci aspettiamo un amore per sempre, che è l’opposto della vita in movimento. Un rapporto si trasforma ed è impensabile non mettere in conto il movimento. Il rischio nella ricerca dell’altra metà di noi, è quello di perdersi un amore vero. Un rapporto autentico sconvolge le idee: quando due persone iniziano una storia, spesso è accompagnata da una resistenza.

Quante volte abbiamo detto: questo non è il momento. Soprattutto quando ci accorgiamo che un amico ci guarda in maniera diversa. All’inizio non siamo mai pronti a gettarci fra le sue braccia. Semplicemente perché non avevamo previsto un cambiamento, un movimento (appunto).

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