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Matrimonio e figli: i millennials li schivano volentieri

Carriera e studio sono prioritari rispetto a sposarsi e fare una famiglia. Il report USA

matrimonio e figli
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‘Diventare grandi’ non significa più sposarsi e avere bambini. O perlomeno, non sono queste le tappe più importanti della vita adulta. Lo pensano i cosiddetti ‘millennials’, e lo rileva un report pubblicato dallo US Department of Commerce intitolato The Changing Economics and Demographics of Young Adulthood: 1975-2016 (fonte). Matrimonio e figli non vengono prima di formazione e carriera. Anzi. Le generazioni di quelli che oggi sono giovani adulti ‘dribblano’ la costruzione di una famiglia per perseguire i sogni lavorativi.

Non solo matrimonio e figli: fotografia dei millennials

L’indagine è stata condotta utilizzando un campione di persone comprese tra i 18 e i 34 anni. Le loro risposte sono state messe a confronto con i report relativi ai loro coetanei nel 1975. La maggior parte dei millennials, afferma il report, pensano che affermarsi dal punto di vista formativo ed economico sia l’aspetto più importante della vita da adulti. Matrimonio e figli non sono altrettanto importanti. O perlomeno, non sono le tappe della vita che rendono una persona adulta e compiuta. Studiare fino al conseguimento degli obbiettivi prefissati. Crearsi una carriera soddisfacente e un appagamento economico. Fare esperienza lavorativa. Sono questi gli obbiettivi prioritari dei millennials.

In molti casi, matrimonio e figli non sono del tutto snobbati, ma posticipati. Negli anni ’70, 8 persone su 10 erano sposate entro i 30 anni. Oggi si arriva alla stessa proporzione solo tra i 45enni. Ciò non significa che i millennials rifuggano le relazioni stabili: molti convivono con il partner (oggi, 12 volte di più che negli ultimi 40 anni). Tra i cambiamenti di quest’epoca, c’è inoltre una enorme diminuzione delle donne che rimangono a casa. La figura della casalinga si è ridotta dal 43% delle donne tra i 25 e i 34 anni al 14% in quarant’anni. Tra le grandi differenze sottolineate dal report, il fatto che molti più giovani adulti vivono con i genitori rispetto ai loro coetanei di anni fa. Un americano su tre vive nella casa genitoriale. E i dati non sono troppo diversi in Gran Bretagna.

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