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Fast-food e sigarette fanno perdere la testa ai teenager

Fumo e cibo spazzatura invecchiano il cervello dei giovani di ben sei anni. Parola del Dr. Suvi Rovio dell’Università di Turku

Fast-food e fumo
Courtesy of©ileela/iStock

Il cosiddetto junk food piace a giovani e giovanissimi. Consumare hamburger e patatine fritte nei fast-food è però un’abitudine decisamente malsana. Ebbene sì, stando a quanto riporta il sito del Daily Mail, mangiare in maniera poco salutare potrebbe compromettere lo sviluppo mentale dei giovani.

Fast-food e sigarette minacciano il cervello dei teenagers

Non è tutto. Il cibo spazzatura non è l’unico vizio diffuso tra i teenager. Molto comune è anche il fumo. In questa fascia di età, particolarmente critica per lo sviluppo del cervello, le conseguenze di uno stile di vita sregolato potrebbero tradursi in un declino cognitivo. Fumare invecchia la pelle. E’ risaputo. A quanto pare però anche il cervello può andare incontro alla stessa sorte. A essere minacciate sarebbero tanto la memoria quanto la capacità di apprendimento.

Adolescenza a rischio

A rivelarlo è stato uno studio pubblicato dall’American College of Cardiology e condotto dal Dr. Suvi Rovio dell’Università di Turku, in Finlandia. I ricercatori hanno seguito più di 3.000 persone di età compresa tra i 3 ei 18 anni per ben 31 anni, dal 1980 al 2011. Hanno monitorato la loro dieta, lo stile di vita e i referti medici nell’adolescenza e nell’età adulta. “Questi risultati supportano la necessità di adottare strategie attive di monitoraggio e trattamento contro i fattori di rischio cardiovascolari sin dall’infanzia” – ha dichiarato il ricercatore.

Il Dr. Rovio ha trovato negli adolescenti con alta pressione sanguigna un cervello invecchiato di 8,4 anni rispetto a quello di coloro con una pressione sanguigna stabile. Alti livelli di colesterolo, inoltre, invecchierebbero il cervello di circa 6.6 anni. Che dire dei fumatori? Il loro cervello sembrerebbe avere 3,4 anni in più rispetto a quello di chi non si misura con questo malsano vizio.

Cervello e sovrappeso

Alcuni studi, inoltre, hanno dimostrato l’esistenza di un nesso tra l’obesità e il decadimento cognitivo. Le persone in sovrappeso, oppure obese con il diabete di tipo 2, sono più soggette a sviluppare anormalità nella struttura cerebrale rispetto a soggetti normopeso. Proprio così. L’obesità è un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie come demenza e Alzheimer.

Il cibo nell’età adolescenziale ha un ruolo determinante per quel che concerne la salute del cervello. E’ dunque importante tenere d’occhio l’alimentazione in fase di crescita. Come? Evitando fast-food ergo calorie in eccesso, grassi saturi e sodio. L’argomento, come sottolinea il Daily Mail, riguarda soprattutto realtà come gli Stati Uniti. I numeri parlano chiaro. Il 18 % dei bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 sono obesi così come il 21 % degli adolescenti tra i 12 ed i 19 anni.

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