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Debolezza: arma per far centro al primo appuntamento

Ma deve essere “gestita con forza”: il parere dell’esperto sull’Huffington Post

Primo appuntamento e debolezza
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Debolezza e forza: quale scegliere per far colpo? La risposta è – come spesso accade – nella via di mezzo. Sull’Huffington Post di questo mese appare un articolo dedicato all’importanza del primo appuntamento. Almeno se si desidera ottenere un secondo incontro. Chi non ha voglia di fare centro alla prima occasione?

Debolezza da gestire con forza: ecco come far centro

Chi crede che per far colpo si debbano sfoderare compiacimento, sicurezza o perfezione, sbaglia. Il primo appuntamento è un po’ come un provino: dobbiamo giocarcela bene. Non è detto che ci siano altre possibilità per farsi conoscere, dunque preparatevi.

Il modo migliore per presentarsi a chi non ci conosce è quello di mostrare la nostra debolezza. Senza vergogna, ma con fierezza. Se inciampate mentre camminate, potreste ammettere di essere un po’ nervosi. Il problema della nostra società è quello di voler apparire sicuri di noi stessi. La realtà è che l’animo umano nasconde fragilità senza fare differenze. Dal magnate della tecnologia al fioraio sotto casa, ogni uomo o donna custodisce un bagaglio di insicurezze.

Il fatto di saper convivere con la propria debolezza, affascina. E contrariamente a quanto si possa pensare, trasmette sicurezza. Questo non vuol dire buttarsi giù o risultare depressi. Trascorrere una serata parlando dell’ingiustizia tra colleghi, del dolore per un passato rapporto o del disappunto per chi governa il Paese, è controproducente.

Un possibile partner da conquistare con (decisa) debolezza

È facile raccontare di noi a un primo incontro. Ma invece di parlare del nostro piatto preferito o di quanto ci piaccia il mare, sarebbe meglio esprimere le proprie sensazioni. “Ho pensato subito che fossi gentile”. Oppure “Sono sempre stato timido: vivessi un’altra vita preferirei essere più sfacciato”. Pensieri di questo tipo fanno entrare subito in sintonia. Poco importa se a lei piace il pollo, mentre lui è vegetariano.

Piacersi va oltre l’aspetto fisico e le abitudini. È una connessione di sensi, un incontro di anime. E per colpire al primo appuntamento è bene anche scoprire il fianco della persona che abbiamo davanti. “Mi sembri stanco, stai lavorando parecchio?”. Non esistono perfetti esempi di ciò che è bene dire o non dire. L’importante è essere se stessi, senza esagerare. Nessuno vorrebbe ascoltare il racconto di una vita intera al primo appuntamento. Ma tutti apprezzerebbero sentirsi a proprio agio, senza frivole costruzioni di personaggi destinati a calare la maschera.

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