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Vacanze avventura con i bambini: meglio evitarle

Lo psicologo spiega perché è meglio scegliere un soggiorno tranquillo rispetto alle vacanze avventura

Vacanze avventura: rafting
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Il sogno di organizzare vacanze avventura è ricorrente in molti viaggiatori. Soggiorni attivi nei più bei luoghi del mondo. Trekking mozzafiato. Percorsi alla scoperta degli orizzonti più incredibili, magari in bici. Rafting e canoa lungo corsi d’acqua che portano a cascate. Passeggiate a cavallo tra boschi e radure. Emozioni tra Parchi Avventura e ponti tibetani. Tanti sono gli esempi. Secondo recenti studi, però, tutto questo non è un tipo di  vacanza ideale per chi viaggia con bimbi al seguito. Come genitore si desidera che ogni vacanza sia una nuova avventura. Ecco dunque che avventure familiari come i corsi di equitazione in Andalusia o le arrampicate sul Vesuvio sono tra le più grandi tendenze per i viaggi d’estate. Ma sono veramente quello che i bambini vogliono? E di cui hanno bisogno?

LE VACANZE AVVENTURA SECONDO LO PSICOLOGO

Lo psicologo Olivier James analizza la questione. Sostenendo che è esattamente l’opposto. Quello che la maggior parte dei bambini desidera veramente sono le vacanze nello stesso posto. In un luogo familiare. Dove tornare anno dopo anno. Dove trovare le abitudini vacanziere di sempre. Magari su quella spiaggia con onde calde e una gelateria nelle vicinanze. Nonostante i pochi anni di età i bambini sono creature sorprendentemente nostalgiche. E più crescono più diventano abitudinari. Soprattutto tra i cinque e i dieci anni possono sviluppare un intenso attaccamento ad un determinato posto. Quel luogo in cui possono essere sicuri di quello che vogliono, di quello che fanno e che faranno. Sedendosi sullo stesso asino. Mangiando lo stesso gelato. Giocando con le stesse cose che hanno  lasciato l’estate prima. I luoghi e le attività familiari sono quelli che renderanno i loro ricordi più felici.

I SOGGIORNI NELLO STESSO POSTO SONO MEGLIO DELLE VACANZE AVVENTURA

Questa condizione vale fino agli anni dell’adolescenza. Quando, invece, si incomincia a cercare la novità. Perché è più emozionante ed attraente. Ecco, dunque, perché secondo James è sbagliato considerare le vacanze in famiglia con occasione per introdurre i bambini a nuovi orizzonti. Lo psicologo afferma: “Oggi ci sono cosi tanti cambiamenti nella vita dei bambini. Ci si sposta troppo spesso di scuola e di casa. E si sperimentano innumerevoli cose nuove. Talvolta un luogo di vacanza familiare e ricorrente può essere l’unica cosa veramente ancorata nella vita di un bambino. Un luogo sicuro e prevedibile in un universo in continuo mutamento”.

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