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Checco Zalone: 40 anni da tamarro per finta

Lo humor nero del comico barese ha fatto scuola

Checco Zalone in Quo vado?
Checco Zalone in Quo vado?

Checco Zalone, al secolo Luca Pasquale Medici, compie 40 anni il prossimo 3 giugno 2017. E’ giovane il comico d’Italia, il personaggio dei record di incasso al cinema, l’artista che da Zelig alla sala buia ha fatto ridere il nostro paese facendolo specchiare nei suoi peggiori vizi.

Checco Zalone: non c’è buonismo nella sua ironia

Molti lo hanno criticato dopo i successi al botteghino dei suoi 4 film tutti girati dal regista Gennaro Nunziante. Troppo leggera la sua ironia, troppo poco raffinata. Invece, l’attore barese è tutt’altro che buono. Nei panni del cantante neomelodico Checco, l’ingenuo calcatore di palchi che parla al pubblico, il tamarro orgoglioso, ha fatto ridere mostrando tutte le contraddizioni dell’italianità. Ha usato il paradosso nel suo ultimo Quo vado? per raccontare l’attaccamento al posto fisso, visto come il miraggio di un lavoro che dà solo benefit e che non premia né il merito né l’impegno. L’ideale per uno scansafatiche come Checco. Negli anni il comico ha avuto successo anche perché trainato da alcuni brani satirici scritti dallo stesso Zalone poi diventati culto. Bersaglio della sua ironia sono i sempliciotti, il carattere del Sud, la mediocrità dell’uomo medio italiano che però al massimo è ingenuo, provinciale, ma mai deliberatamente cattivo.

Checco Zalone: mini-bio

Checco Zalone nasce a Bari nel 1977. Il suo personaggio comico, un cantante neomelodico, prende ispirazione dalla lunga passione musicale di Checco.

Ha suonato con diversi musicisti jazz pugliesi e non solo tra cui i chitarristi Vito Ottolino, Pino Mazzarano e il batterista Ale Baldi.

Frequenta lo Zelig di Bari, nel 2005 arriva a Zelig Off e partecipa successivamente a Zelig Circus. Nell’estate del 2006 dedica alla Nazionale italiana di calcio la canzone Siamo una squadra fortissimi. Il pezzo trasmesso quasi per caso diventa una hit.

Checco Zalone: i successi al cinema

Chi gli dà fiducia per primo al cinema è Pietro Valsecchi. Il film Cado dalle nubi, per la regia del barese Gennaro Nunziante, prodotto dalla Taodue di Pietro Valsecchi e distribuita dalla Medusa, è un successo.

Nel 2011 è uscito nei cinema il suo secondo film Che bella giornata, di nuovo per la regia di Gennaro Nunziante. Nel primo giorno di programmazione in Italia ha superato gli incassi di Avatar e Harry Potter.

Nel 2013 il secondo film Sole a catinelle che batte il record del precedente film.

Per il capodanno 2016 esce il suo film Quo vado?, prodotto da Taodue di Pietro Valsecchi. Questo film diventa campione d’incassi italiano, sfiorando i sette milioni al botteghino nelle prime ventiquattr’ore. Non male per un quarantenne in un paese di baroni.

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