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Allergie alimentari, i cibi più pericolosi

Alcuni alimenti causano reazioni allergiche. Ma quali sono i più comuni?

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Dal 2014 una normativa europea obbliga i ristoratori a dichiarare la presenza di alcuni alimenti nel proprio menu. Si tratta di ingredienti nei piatti che potrebbero causare reazioni allergiche. Ne sono stati selezionati 14 tra i più comuni: i cibi che causano più allergie alimentari, almeno in Europa. Sì, perché spesso le allergie hanno un corrispettivo geografico. Dovuto nella maggior parte dei casi alla diffusione di un alimento (più ce n’è nelle preparazioni, più persone sono esposte). E’ vero che da 20 anni a questa parte le allergie alimentari sono aumentate molto, specialmente nei bambini. Questo è probabilmente dovuto anche alla diffusione e al consumo maggiore di alcuni alimenti. Fino a qualche tempo fa come si poteva essere allergici, per esempio, all’avocado, visto che in Europa non c’era? Ma anche ad una maggiore attenzione delle persone, che oggi si sottopongono a test.

Le 14 più comuni allergie alimentari (secondo la UE)

Dunque, ci sono degli ingredienti nei cibi che causano più allergie alimentari di altri. Anche con sorprendenti differenziazioni geografiche. In Gran Bretagna per esempio c’è una vera ‘epidemia’ di allergia alle noci. Chi solo alle arachidi, chi a tutta la frutta a guscio. Tanto che in nei menu e nelle confezioni dei cibi viene specificato se c’è traccia di noci. Da molto prima delle direttive europee. In Francia invece pare che una delle allergie più comuni sia al sedano, e accade anche in Germania e Svizzera. Probabilmente perché si fa maggior uso di questa verdura nelle preparazioni, nei brodi, nei soffritti. Anche la senape è tra gli alimenti ‘X’, e difatti nei Paesi sopra citati si usa in abbondanza, magari nei condimenti. Il sesamo è un alimento altamente allergenico, e la sua diffusione sempre più ampia (hummus, olio nelle preparazioni in stile asiatico) rende necessario evidenziarlo per legge.

E’ ben noto che l’intolleranza al glutine è sempre più diffusa. Ma anche l’allergia vera e propria è in espansione. Tanto che vi è una sorta di ‘spauracchio’ da farine sempre più diffuso – spesso ingiustificato. Il pesce è un alimento molto allergico, anche se a volte è solo la sua scorretta conservazione a dare effetti collaterali (pruriti, nausea, rossori cutanei). I crostacei sono particolarmente indicati tra i cibi allergenici più comuni, meno i molluschi, ma anche loro vanno segnalati. Tra le allergie comuni e meno sorprendenti ci sono il latte e le uova, mentre può sorprendere la presenza nell’elenco dei ’14 sospettati’ il lupino. Questo legume spesso si trova sotto forma di farina in alimenti industriali o prodotti da forno.

Diffusissimo ormai il consumo di soia, in tutte le sue forme: nel fagiolo, nel tofu e nelle preparazioni industriali per vegetariani. Ma anche, e soprattutto, nascosta sotto forma di olio o farina in tantissimi alimenti che mai ci immagineremo. Dai biscotti alle salsicce. Infine, esiste l’allergia ai solfiti: quelli contenuti nel vino sì, ma a volte anche in altri alimenti a lunga conservazione.

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