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Relazione “postata” ? Relazione in crisi

La sovraesposizione di foto della vita di coppia sarebbe indice di insicurezza e infelicità. Gli studi

relazione "postata"
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Foto di baci, cene romantiche, vacanze insieme e sorrisi: una relazione “postata” di continuo sui social nasconde qualcosa che non va. Le coppie che sono abituate a pubblicare scatti “felici” con il partner sui social network dovrebbero chiedersi se sono davvero serene.

Una tattica per nascondere una forte insicurezza riguardo al partner: questa l’opinione di Nikki Goldstein. La sessuologa australiana è stata intervistata lo scorso gennaio dal Daily Mail. E pochi giorni fa, sul The Sun è stata pubblicata una ricerca riguardante lo stesso tema.

Relazione “postata” sui social: la crisi è dietro l’angolo

Lo rivelavano altre ricerche che non contemplavano l’uso dei social. Chi è abituato a dare prova del grande amore che lo lega al partner è un insicuro. Troppe effusioni, carezze, baci, frasi romantiche, non sono sinonimo di completezza. Anzi. E ora arriva anche la conferma riguardo alla relazione “postata”. Spesso è proprio chi posta di più a ricercare conferme sulla propria relazione: lo afferma la Goldstein intervistata dal Daily Mail. “Ricevere ‘mi piace’ e commenti dagli altri è rassicurante. Si tratta di trasformare gli esterni in giudici dell’amore che si sta vivendo”, continua l’esperta.

Per la Goldstein, rendere la propria relazione “postata” dimostra anche l’incapacità di vivere appieno il rapporto, di condividere con l’altro la gioia dello stare insieme. Essere più impegnati a scattare selfie di coppia e a scegliere l’hashtag d’effetto, impedisce di godere del sentimento prima di tutto. È un chiaro segno di una relazione non solida. E il tutto viene amplificato da commenti o didascalie della serie “la mia donna” o “il mio amore”. È in questo caso che si può parlare di vero e proprio allarme: l’uso improprio di aggettivi possessivi equivale a forte insicurezza.

Ovviamente l’analisi non riguarda semplici scatti postati sui social in compagnia del partner. Il problema è nell’ossessione, nella ferma convinzione che apparire felici equivalga ad esserlo.

Relazione “postata”: la ricerca del The Sun

Secondo una ricerca scientifica pubblicata sul tabloid britannico, la visibilità di coppia su Facebook, Instagram e altri social, può essere un indicatore chiave di quanto sia forte il rapporto. Un compleanno, un bacio al tramonto o uno scatto a New York non devono preoccupare.

Lo studio ha sottolineato come il ruolo che diamo ai social media possa essere indicativo delle nostre personalità. Ma anche dei nostri timori e delle nostre paure. C’è un limite oltre il quale non bisognerebbe trovarsi. Più si è preoccupati di mostrare affetto o abitudini quotidiane con il partner sui social, maggiore è la possibilità che la relazione non sia destinata a durare. E se dura, non è di certo di quelle “da favola”.

Durante lo studio sono stati seguiti numerosi utenti. Le coppie che hanno mantenuto riservatezza riguardo alla loro vita sono risultate più solide. Quelle che invece seguono la scia della relazione “postata” si sono trovate all’inevitabile rottura o hanno affrontato crisi d’amore. L’uso eccessivo dei social media è stato anche collegato alla depressione che causa, proprio come per i tossicodipendenti, il bisogno costante di qualcosa che fa male.

La continua condivisione online può anche rivelarsi come segno che uno dei partner sia semplicemente insicuro. Senza cadere nella malattia vera e propria, può anche trattarsi di un periodo di ansia che non deve essere inserito in contesti più generali. L’importante è vivere la realtà di un rapporto con la persona che ci sta accanto. Se poi, di tanto in tanto, la relazione viene “postata”, nulla di grave…

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