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Evviva la pennichella, che fa tanto bene alla salute

Aiuta il sistema immunitario, migliora creatività e attenzione, diminuisce lo stress e soccorre umore e memoria…

pennichella
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La pennichella pomeridiana è una sana medicina estiva. Non è un caso che anche Albert Einstein e Thomas Edison fossero sostenitori della pennichella. Ma c’è dell’altro. Perché la conferma di quanto la siesta faccia bene arriva dalla scienza. E ci sono otto interessanti ragioni che sostengono questa tesi.

La pennichella fa bene alla salute, ecco perché…

Rinforza il sistema immunitario. La mancanza di adeguato riposo ha effetti negativi sulla funzione immunitaria, esponendo il nostro corpo a possibili infezioni di germi e batteri. Secondo una ricerca condotta dagli scienziati delle Università di Bruxelles e Liegi il numero di leucociti, ossia i globuli bianchi che combattono le infezioni, era aumentato dopo una notte insonne. Per poi tornare ai livelli normali dopo un pisolino seguito da 8 ore di riposo notturno.

Accresce la creatività. La pennichella aiuta davvero a mettere in ordine le informazioni. Secondo una ricerca del Center for Functional and Molecular Imaging della Georgetown University, effettuata su un campione di 15 individui durante un sonnellino, si è sottolineata una importante attività dell’emisfero destro del cervello, quello associato alla creatività, mentre quello sinistro rimaneva pressoché invariato.

Affina l’attenzione. A metà pomeriggio può capitare di sentirsi senza energie. Ma basta un piccolo riposo per ritemprarsi. Secondo una ricerca della Nasa su piloti militari e astronauti, 40 minuti di siesta migliorano del 34% le prestazioni e addirittura del 100% la prontezza di riflessi.
Soccorre la memoria. «Quando si schiaccia un pisolino, le aree del cervello inizialmente coinvolte nell’acquisizione dei ricordi vengono riattivate, rafforzando così le connessioni neurali che formano la memoria». Lo spiega Elizabeth McDevitt, ricercatrice dell’Università della California.

Rafforza il cuore. «Il sonno è stato indicato come una “vacanza cardiovascolare” perché riduce l’attività cardiovascolare nel suo complesso – spiega la McDevitt – mentre il sistema parasimpatico prende il sopravvento». Inoltre, analizzando un campione di oltre 23 greci per più di 6 anni, si è capito che chi faceva regolarmente la siesta aveva il 37% di rischio in meno di morire per questioni cardiache.

Diminuisce lo stress. Il sonnellino pomeridiano abbassa i livelli di cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress”, alleviando così le tensioni. E diminuendo il rischio di incorrere in malattie cardiache. Secondo l’European Society of Cardiology, in un’indagine condotta su 386 pazienti di mezza età affetti da ipertensione arteriosa, chi si concedere un pisolino aveva la pressione sanguigna più bassa rispetto agli altri.

La pennichella aiuta anche a dimagrire!

Mette un freno alla fame. La voglia di mettere qualcosa sotto i denti nel pomeriggio dipende da un crollo naturale del ritmo circadiano. Eppure, secondo lo studio della University of Wisconsin Medical School, effettuato su un migliaio di persone, c’è uno stretto legame fra la durata del sonno e le variazioni di grelina e leptina. Questi sono gli ormoni che regolano fame e appetito. Quindi il riposino evita anche di ingrassare.

Migliora l’umore. La mancanza di sonno mette di cattivo umore, perché provoca un aumento della stanchezza e dell’irritabilità. Un discorso che vale sia per i grandi che per i più piccoli. Per evitare di risvegliarsi intontiti, la Harvard Medical School consiglia di non superare i 20-30 minuti di pisolino quotidiano.

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