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Il Museo del Capitalismo mette in scena la crisi

Ad Oakland la mostra sul capitalismo

Museo del Capitalismo, Oakland, Stati Uniti
www.museumofcapitalism.org

Fino al 20 agosto, al Museo del Capitalismo di Oakland, in California, si rifletterà sul capitalismo. Secondo, infatti, alcuni opinion leader sta ormai giungendo alla sua fine. Colpa del nuovo mondo che si cerca di costruire, dove non ci sarà più spazio per il grande dominatore dell’epoca moderna. Ed è proprio sul tema del Capitalismo ormai finito che il museo presenta due importanti eventi. In mostra opere d’arte e oggetti vari di diversi artisti. La prima esposizione cerca di esplorare il fenomeno storico del capitalismo e le sue implicazioni con temi come la razza, la classe e la società degli Stati Uniti. La seconda a cura di Erin Elder è dedicata all’imperialismo americano.

La mostra al Museo del Capitalismo

Attraverso le opere di 83 artisti le due mostre analizzano il fallimento del capitalismo nei diversi sistemi economici del mondo. Fra le opere esposte Dread Scott’sPoll Dance (2010) presenta una serie di grafici sui sistemi di classificazione delle persone in base alla razza, la classe e il genere. Space Bank/Money Museum (2005–2107) dell’artista messicano Fran Ilich mette in scena un sistema bancario alternativo funzionale. Una serie di stendardi nell’opera Superflex (2012) mostrano poi alcuni banner con loghi di banche che hanno dichiarato fallimento.

L’auto-caduta dell’umanità

In un momento in cui i pericoli del capitalismo e del colonialismo sono portati alla luce dalla vita quotidiana, la mostra vuole mettere in evidenza anche la disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza. È stato infatti calcolato che il rapporto fra lo stipendio di un amministratore delegato e di un lavoratore medio è di 30 a 1. Idealmente dovrebbe essere di 7 a 1. Il Museo del Capitalismo di Oakland rigorosamente gratuito vuole dunque raccontare la storia dei valori occidentali attraverso il Capitalismo. Esso viene analizzato in maniera critica e ponendo l’accento sull’auto-caduta dell’umanità.

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