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Benessere vacanziero: come prolungare i benefici delle ferie

La soddisfazione psicofisica che si prova in vacanza, una volta rientrati, tende a svanire. Come conservare le buone abitudini? Ecco i consigli degli esperti

benessere vacanziero
Courtesy of©baona/iStock

Le vacanze per molti sono ormai solo un (bel) ricordo. I benefici psicofisici sperimentati durante i giorni (o le settimane) trascorsi fuori casa stanno però, gradualmente, svanendo. Bisogna ricominciare il solito tran-tran ergo il cervello deve riabituarsi al ritorno alla routine, alle quotidiane incombenze e allo stress. Il rientro è difficile da gestire ma niente è impossibile. Basta imparare a prolungare il benessere vacanziero facendo tesoro delle buone abitudini.

Benessere vacanziero: come affrontare il rientro in ufficio

A confermare la tesi, stando a quanto riporta Madame le Figaro, è un sondaggio condotto nel 2013 da Ifop: quasi un terzo della popolazione francese (29%) ha rivelato che i benefici delle vacanze scompaiono rapidamente. Secondo uno studio pubblicato dal Journal of Organizational Behavior nel 2010, invece, il magico effetto vacanziero durerebbe al massimo un mese. La conclusione sembra essere uguale per tutti, o almeno per la maggioranza: ricominciare è dura.

Le vacanze non sono dei medicinali

Come si spiega il fenomeno? Secondo Michel Lejoyeux, psichiatra, si perdono rapidamente i benefici ottenuti dalla pausa estiva semplicemente perché abbiamo delle aspettative troppo alte. “Le vacanze devono essere terapeutiche ma, spesso, non lo sono affatto. Sono considerate come una sorta di medicinale o antibiotico da assumere per attenuare la stanchezza. Ma, in realtà, una vacanza è da intendere semplicemente come un momento di piacere e di riposo. Non parliamo di cambiamenti di vita“.

Ebbene sì, secondo l’esperto la società ci chiede sempre più. Bisogna essere, allo stesso tempo, dei buoni genitori, dei bravi lavoratori, eccellenti amici etc. Ciò spiega il motivo per cui la vacanza viene vissuta come una sorta di rigenerazione: aiuta a ricaricare le batterie lontano dalla routine. E’ sì un aiuto, ma non una cura.

Il Prof. Lejoyeux sostiene che, quando si è in ferie, si è soliti ragionare e vivere diversamente. Ciò non significa però che i problemi, al rientro, spariranno: “Se il rapporto con il proprio lavoro è complicato, non è il mese di agosto che risolverà le cose“- dice lo specialista.

Come prolungare gli effetti delle vacanze

Sébastien Hof, psicologo del lavoro, ritiene che l’organizzazione e i ritmi pressanti del lavoro contribuiscono a rendere i benefici della vacanza un lontano ricordo. “L’intensificazione del lavoro è reale. Oggi svolgiamo i nostri doveri fino a quando non arriva il momento di andare in vacanza. Nella nostra assenza, il lavoro non ci ha di certo aspettato, si accumulato ed ecco che al ritorno ci si ritrova a fare i conti con ritmi frenetici” – spiega il professionista.

Al fine di non mettere un punto al benessere vacanziero, non c’è bisogno di modificare drasticamente il proprio stile di vita. “Basta chiedersi quali sono stati gli atteggiamenti positivi assunti durante le vacanze. Si potrà così trovare un modo per prolungarne gli effetti una volta tornati al lavoro” – afferma il professor Lejoyeux.

Rimedi salva umore

Lo specialista suggerisce tre metodologie vincenti per prolungare il benessere vacanziero. In primis bisogna ricordarsi di conservare del tempo per praticare una qualsiasi attività fisica. E ancora meritano la loro fetta di attenzione i momenti trascorsi in famiglia, con la dolce metà o con gli amici. Infine bisogna imparare a vivere il presente apprezzando la bellezza delle piccole cose che, in realtà, ci fanno un grande bene. Come il verde e la natura. “Non bisogna guardare la natura una volta all’anno, ad agosto. Non dimentichiamo che il verde e l’azzurro sono antidepressivi naturali e non scompariranno di certo una volta ripreso il lavoro” – spiega Michel Lejoyeux.

Il lavoro non è tutto

Al fine di facilitare l’organizzazione della quotidianità, e non solo, lo psicologo Hof invita a definire quale spazio si intende dare al lavoro nella propria vita. E’ ora di rivedere le proprie priorità. “Chiediamoci quali sono le cose ci fanno stare bene e ritagliamoci del tempo per dedicarci a ciò che riteniamo essenziale per il nostro benessere“.

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