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Dieta del rugbista: cosa mangia per tenersi in forma

Il campione James Haskell rivela i segreti della dieta del rugbista per tenersi in forma proprio come fanno i veri atleti

dieta del rugbista
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Quante volte ammirando i fisici tonici degli atleti desideriamo anche noi avere un corpo così scolpito. Piacerebbe a tutti apparire in forma e con un perfetto bilanciamento tra massa grassa e massa magra. Seguendo un rigoroso regime alimentare si possono ottenere buoni risultati. Ma non bisogna dimenticare che soltanto con molta costanza e molto allenamento si possono raggiungere gli obbiettivi desiderati. Il rugbista James Haskell ha condiviso la propria dieta con il Business Insider. Ha rivelato ciò che mangia ad ogni pasto e come è organizzata la sua giornata. Le 3.500 calorie che assume ogni giorno possono sembrare molte. Ma non bisogna dimenticare che uno sportivo professionista si allena molte ore ogni giorno. Chi desidera sperimentare la dieta del rugbista dovrà, dunque, tenere in considerazione il proprio stile di vita nel calcolo delle calorie assunte.

Nella dieta del rugbista ci sono tutte le sostanze nutritive

Uno sportivo professionista necessita di reintegrare le sostanze consumate e di dare il giusto vigore all’organismo per affrontare il lavoro da svolgere. Per questo dalla mattina alla sera assume ogni tipo di sostanza nutritiva, dalle proteine ai carboidrati. James Haskell comincia la giornata con uno yogurt probiotico, acqua e una pasticca idratante. Prosegue, quindi, con un bel bibitone a base di proteine  e verdure in polvere, banana, avena e burro di arachidi, oppure con del porridge o con il cosiddetto Choc Shot, una specie di finto cioccolato  privo di calorie. Dopo l’allenamento, arriva il momento del pranzo. 200 grammi di pesce, 200 grammi di riso integrale, 200 grammi di verdure e tanta acqua. E’ questo il pranzo della dieta del rugbista. Un pasto sostanzioso che dona le giuste energie per riprendere gli allenamenti.

Appena terminata l’attività, Haskell reintegra le sostanze consumate con un’altra bevanda proteica. Ed un volta a casa si concede uno spuntino a base di riso integrale, pollo ed jalapenos. Accompagna, quindi, il tutto con un bel po’ di acqua. Nella sua dieta del rugbista ce ne sono circa 8 litri al giorno. Dopo uno spuntino così, inevitabilmente si cena tardi alla sera. Il pasto sarà simile a quello del pranzo. Ci si potrà concedere, ad esempio, del pesce arrosto e delle patate al forno, che sono prive di grassi. E se ancora non ci si dovesse sentire sazi, si può completare con una torta proteica in tazza. Si tratta di una ricetta a base di proteine in polvere, burro di arachidi e latte di mandorla.

Tanta costanza e niente strappi

Oltre alle doverose considerazioni sulla necessità di modulare l’apporto di carboidrati, proteine e calorie nella dieta in base allo stile di vita e all’attività fisica, il rugbista svela i due principali segreti per tenersi in forma.  La chiave per ottenere buoni risultati è non mollare mai e stare attenti agli strappi. Haskell sta attento a non interrompere la dieta. Nessuna “giornata di libertà”, dunque. Sempre molto rigore. L’unico “vizio” che si concede sono un paio di bicchieri di vino rosso dopo le partite. Non resta che provare, dunque, la dieta del rugbista.

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