Capelli porosi: quante volte, senza saperne il significato, avete sentito il vostro parrucchiere pronunciare queste parole? Cosa voleva dire? A porsi il quesito è stata la rivista Elle che ha chiamato in causa un vero esperto, Loïc Masurel, hairstylist ambasciatore di Revlon Professional. Veniamo al dunque. Con il termine porosità si fa riferimento alla capacità dei capelli di assorbire l’umidità. Se le squame sono aperte, gli agenti esterni avranno la possibilità di penetrare facilmente all’interno del capello che risulterà fragile, secco e spento.

Come riconoscere i capelli porosi

Come possiamo capire se la nostra chioma è porosa? “I capelli hanno un’elevata porosità quando, da asciutti, sono difficili da pettinare”- rivela l’esperto. Ma non solo. In tal caso richiedono molto tempo per asciugarsi in quanto trattengono l’umidità. Se, phon alla mano, la pratica prende più tempo del dovuto, potrebbe essere un campanello d’allarme.

Le cause

Ci sono tre livelli di porosità secondo Loïc Masurel: bassa, media e alta. Il pericolo aumenta quando vengono sottoposti a forti stress come decolorazione, tiraggio, permanente etc. Sono tanti, infatti, i trattamenti che possono danneggiare le cuticole ma anche le aggressioni esterne come il sole o lo sfregamento provocato da sciarpe e cappelli, nonché la cattiva alimentazione, rappresentano una minaccia. “La porosità può essere legata alla carenza di ferro, fondamentale al fine di avere dei capelli forti” – spiega Loïc Masurel.

Possibili soluzioni

A tutto c’è rimedio. In primis bisogna scegliere i prodotti giusti: sarebbe bene puntare ad uno shampoo, così come a una maschera idratante, a base di cheratina e silicone. Così facendo si andranno a compattare le squame. “Inoltre, in caso di esposizione al sole e prima di usare piastra o ferro, sarebbe bene avvalersi di uno spray termoprotettore“. Rivedendo le proprie abitudini e con un pizzico di buonsenso, sarà possibile ripristinare la salute della chioma nonché la lucentezza persa.