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Etichetta di bordo: cosa fare se il vicino dorme?

Scavalcarlo o svegliarlo? Questo è il dilemma. Cosa dicono gli esperti di buone maniere?

Etichetta di bordo
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E’ una situazione che crea disagio, specialmente nei voli di lunga percorrenza. Il vostro vicino di posto, colui che vi separa dalla libertà del corridoio (e della toilette) ronfa come un ghiro, beato tra le nuvole. E voi dovete scavalcarlo. O svegliarlo. Ma svegliarlo come? E scavalcarlo in che modo? Se esiste qualcosa come l’etichetta di bordo, una sorta di bon-ton d’alta quota, cosa suggerisce di fare?

Scavalcare o no? Cosa suggerisce l’etichetta di bordo

Secondo un sondaggio condotto da British Airways e riportato dal Telegraph Travel la maggior parte delle persone (80%) ritiene consono svegliare il vicino di posto che dorme per poter passare. Ma solo una volta per volo (per il 40% degli intervistati). Supponiamo che sia un diretto Milano-Los Angeles: potrà mai essere sufficiente alzarsi una sola volta? Certo, è improbabile che il vicino dorma per 12 ore filate, ma non ci si può certo mettere d’accordo per avere lo stimolo di andare al bagno esattamente nei momenti in cui è sveglio.

Insomma, veniamo all’etichetta di bordo, suggerita al quotidiano britannico da due esperti di bon-ton e buone maniere. Secondo William Hanson e Jo Bryant, la cosa migliore da fare sarebbe prendere accordi all’inizio del viaggio. Esprimendo cordialmente la propria disponibilità ad essere svegliato in caso si occupi un posto di corridoio. O richiedendo altrettanta disponibilità a chi lo occupa se invece ci si trova al finestrino. Ovviamente con gentilezza ed educazione. Ad accordi presi, battere sulla spalla per svegliare il proprio vicino e farlo alzare è assolutamente lecito, e può avvenire anche più di una volta. Basta non esagerare: cercate, per esempio, di non dimenticare nella cappelliera ciò che vi serve avere a portata di mano.

Detto ciò, anche secondo l’etichetta di bordo scavalcare il vicino è lecito. Ma in che modo? I due esperti di bon ton concordano: occorre voltare le spalle alla persona che si scavalca. Calcolando bene che ci sia spazio per muoversi senza cadergli addosso, e prestando attenzione a non far leva sul sedile del passeggero di fronte (comportamento estremamente fastidioso e maleducato). Quindi scavalcare è lecito, ma con grazia. E sempre di spalle.

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