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Un nuovo lavoro, è il momento? 3 modi per capirlo

Secondo un esperto deve esserci equilibrio tra 3 precisi valori. Altrimenti è il caso di cambiare

un nuovo lavoro
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Il lavoro vi pesa terribilmente? Siete eternamente sull’orlo della crisi di nervi? Il burning out, come si dice in gergo, è dietro l’angolo? La lamentela fa parte della condizione quotidiana della vostra vita? Forse il vostro impiego non vale tutto ciò. Forse è arrivato il momento di cercare un nuovo lavoro. O perlomeno di provare a cambiare posizione. Secondo J. Money, consulente finanziario e blogger, occorre dare un ‘peso specifico’ al tempo dedicato al lavoro. Per essere in grado di metterlo sulla bilancia e capire se il piatto pende più verso la felicità o l’infelicità. E, in caso, prendere provvedimenti, prima di rovinarsi la vita.

E’ tempo di un nuovo lavoro?

Il tema affrontato dall’esperto riguarda principalmente chi lavora da freelance, e può scegliere se accettare o meno clienti/progetti. Tuttavia il suo metodo è applicabile anche ad altri mestieri, forse con minore libertà di manovra, ma pur sempre bisognosi di essere soppesati. Se ci si sente eternamente stressati e infelici, e si riconduce questo stato di malessere perenne al lavoro (con conseguenze su qualsiasi altro aspetto della vita, dalle relazioni alla salute), occorre fare qualcosa. Non sempre è possibile licenziarsi certo, non sempre è possibile scegliere, ma essere in grado di valutarsi può aiutare a riflettere su come migliorare la propria condizione.

Come si soppesa il lavoro? Cosa mettere sul piatto della bilancia? Secondo Money sono 3 i parametri fondamentali. Il primo, riguarda l’aspetto economico. Questo lavoro/progetto fa guadagnare abbastanza da vivere bene (s’intende sopra la soglia di sopravvivenza, con qualche extra possibile)? Il secondo valore riguarda il tempo: quante ore al giorno lavorate? Includete in questo parametro anche il tempo che vi impegna al di fuori dell’orario classico – a leggere mail, rispondere a messaggi, o semplicemente a stressarvi con pensieri relativi alle incombenze lavorative. Infine, quanto vi piace, diverte, soddisfa questo lavoro o progetto?

Soppesando questi 3 fattori, bisogna calcolare se c’è equilibrio. Ovvero, poco tempo ma tanti soldi, può far pendere il piatto della bilancia verso la positività, con o senza soddisfazione. Pochi soldi ma tanto divertimento/soddisfazione possono andare bene a molte persone. Poca soddisfazione ma tanto tempo libero per molti potrebbe essere una condizione comunque buona. Ma se vi ritrovate a valutare che guadagnate poco, avete poco tempo libero, e non traete nessun piacere dal vostro mestiere, è assolutamente utile cercare di rivedere la propria posizione lavorativa. Ovvero, è tempo di cercare un nuovo lavoro.

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