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Mangiare salmone fa diventare più intelligenti

Una ricerca dell’Università della Pennsylvania ha dimostrato che mangiare salmone stimola le funzioni cognitive e migliora la qualità del sonno.

mangiare salmone
Yuri-istock

Che il pesce sia un amico del cervello è cosa nota. Da tempo per stimolare la memoria e studiare con più facilità si consiglia di mangiarne a volontà. Ma un recente studio avrebbe dimostrato che alcuni tipi di pesce sono particolarmente utili per migliorare le funzioni cognitive. E che al loro consumo può essere associata una maggiore intelligenza ed una migliore qualità del sonno. Tra questi tipi di pesce si annovera il salmone. Uno dei più deliziosi e dei più amati dai bambini.  E sono proprio i bambini i prtagonisti dello studio dell’Università della Pennsylvania che ha dimostrato che mangiare salmone, e pesce in genere, aiuta ad essere più intelligenti. Il Daily Mail ne ha pubblicato i risultati.

Mangiare salmone stimola le funzioni cognitive

La ricerca, condotta dal professor Adrian Raine, ha analizzato le abitudini alimentari di 500 bambini in Cina di età compresa tra i 9 e gli 11 anni. Ad ognuno è stato somministrato un questionario dal quale è emersa la frequenza con cui mangiano pesce. Ebbene i bambini che hanno dichiarato di mangiare salmone e pesce più spesso, hanno ottenuto punteggi più elevate nei test del QI. In particolare, coloro che hanno dichiarato di mangiarne spesso (almeno una volta la settimana) hanno ottenuto in media 4,8 punti in più di chi ne mangia raramente. E chi ha dichiarato di mangiarne talvolta, ha ottenuto un punteggio maggiore di 3,31 punti rispetto a chi ha affermato di consumarne raramente o mai.

pesce, semi e verdura per nutrire la pelle

Ma non è finita. Perchè lo studio ha dimostrato che mangiare salmone aiuta anche a migliorare la qualità del sonno. Chi ne consuma, infatti, ha dichiarato di dormire di più e bene. Ed una buona qualità del sonno è, generlamente, associata all’intelligenza. Chi, infatti, dorme poco è più soggetto a comportamenti antisociali. E tali tipi di comportamento sono, spesso, legati a disturbi delle funzioni cognitive.

Il segreto è negli omega-3

E’ la prima volta, inoltre, che uno studio si è soffermato sul ruolo degli acidi grassi nel miglioramento delle funzioni cognitive. Gli omega-3 contenuti nel salmone vengono, infatti, ritenuti i principali artefici dei benefici che tale pesce apporta all’organismo. Ma le precedenti ricerche si erano soffermati su altre preziose proprietà del pesce. In particolare, è stato in più occasioni dimostrato quanto il salmone possa essere utile per l’organismo. Gli acidi grassi in esso contenuti aiutano ad abbassare la pressione e ridurre il rischio di infarto ed ictus. Un vero elisir di lunga vita insomma. Ragione in più per mangiare salmone una volta alla settimana. D’altronde non si tratta di un gran sacrificio. Comunque lo si consumi è, infatti, davvero delizioso.

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