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Divina sezione. Dante alla Reggia di Caserta

I tre canti della Divina Commedia reinterpretati dagli architetti

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I tre mondi che Dante attraversa nella Divina Commedia hanno solleticato la fantasia di scrittori, pittori, illustratori, artisti di ogni genere. Ora è l’architettura a mettersi in gioco, proponendo la sua particolare ricostruzione di Inferno, Purgatorio e Paradiso nella suggestiva cornice della Reggia di Caserta. “Divina Sezione. L’architettura Italiana per la Divina Commedia” è la mostra che apre oggi 8 marzo presso la Sala degli Alabardieri e la Sala delle Guardie del Corpo della Reggia.

La ‘divina sezione’ architettonica

In origine fu Giuseppe Terragni. L’architetto razionalista provò a replicare l’immaginario dantesco con il Danteum di Roma. Un progetto mai realizzato, che sarebbe dovuto sorgere su Via dei Fori Imperiali. Divina Sezione, curata da Luca Molinari e Chiara Ingrosso, si propone di dare spazio ad architetti di diverse generazioni che hanno creato la loro personale visione del mondo dantesco. Quella alla Reggia di Caserta è la prima tappa di un percorso che ospita disegni e progetti di oltre 70 architetti. Autori come Francesco Venezia, Paolo Portoghesi, Cherubino Gambardella, Aimaro Isola, Andrea Branzi, Michele De Lucchi. Sono solo alcuni degli architetti che hanno contribuito con disegni originali a questa sfida visiva e intellettuale.

Le opere saranno esposte negli appartamenti reali attraverso un suggestivo allestimento che permetterà di ripercorrere fisicamente gli ambienti danteschi. Attraversata la porta dell’Inferno, si ripercorreranno i passi del grande poeta, circondati dalle sue stesse visioni. Grazie ad ardite ed evocative scenografie interamente realizzate con i sistemi costruttivi Knauf. Ideate dallo studio Gambardella Architetti, queste spettacolari architetture riproducono gli opprimenti e tortuosi paesaggi infernali. Le faticose ascese del purgatorio. E infine le celestiali strutture del paradiso.

La reinterpretazione in chiave architettonica dell’immaginario dantesco viene utilizzata da Divina Sezione anche come spunto di riflessione. Un approfondimento che guarda al rapporto tra racconto e immagine, tra antico e contemporaneo, tra fantasia e razionalità. Il catalogo della mostra, prodotto da Skira, è arricchito da contributi critici del dantista Riccardo Bruscagli oltre che di una serie di saggi di Alfonso Gambardella, Chiara Ingrosso, Simona Ottieri e Luca Molinari.

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