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Brera Design District, un tram chiamato Corallo

Progettare con empatia, ovvero coniugare utilità e bellezza. Anche sui mezzi pubblici

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Come in una scatola cinese, la Settimana del Design milanese racchiude realtà sempre più interessanti. Man mano che ci si addentra nel grande contenitore del Fuorisalone, si incontrano incubatori di creatività che negli anni si sono consolidati fino ad avere una personalità a sé stante. E’ il caso di Brera Design District, giunto alla nona edizione e sempre più ricco grazie ad un’identità precisa e distintiva. Un ruolo di grande rilievo nella promozione del design, che quest’anno ha deciso di concentrare l’attenzione su un tema che non può essere trascurato dal mondo della progettazione. L’empatia.

Con il titolo di Be Human: progettare con empatia, il distretto di Brera si propone come un format che, tra centinaia di eventi ed aziende coinvolte, mette in primo piano la capacità del design di comprendere i bisogni dell’utente. Immedesimarsi, comprendere le necessità e creare soluzioni. Progettare usando l’empatia come risorsa. E l’umanità come punto di partenza. Un tema che si contrappone al sempre più ricorrente impiego delle intelligenze artificiali. Lo sviluppo di questa tematica sarà il filo conduttore di tantissimi eventi, tra cui alcuni progetti culturali speciali.

Un tram chiamato Corallo a Brera

Perché l’empatia può essere intesa anche come capacità di coniugare utilità e bellezza. Mettere il design in comunicazione con la vita reale. Assumere il punto di vista di qualcun altro. Creare emozione. Come nel Tram chiamato Corallo, uno dei progetti speciali di Brera Design District 2018. Progetto nato dalle richieste degli ospiti internazionali di poter vivere nuove esperienze legate al tema del design e degli interni. Ma allo stesso tempo, poter conoscere Milano, con il suo fascino discreto e colto. Cristina Celestino ha rielaborato il mezzo di trasporto milanese per eccellenza rileggendone l’estetica. Un autentico mezzo del 1928 è diventato un salotto. Un salotto che viaggia tra le vie di Brera, offrendo preziosi richiami al passato.

Al suo interno, un ideale ‘Cinema Corallo’, una suggestiva sala di proiezione su rotaie. Lo spazio è ripartito in due parti: un foyer, una sala d’attesa ovattata e morbida e, in coda al tram un’intima sala cinematografica. Un’esperienza d’antan in cui i paesaggi urbani milanesi si fondono con un progetto di interni creato su misura da aziende di eccellenza come Rubelli, Besana Moquette, Antica Fabbrica Passamanerie Massia Vittorio 1843. I paesaggi urbani milanesi sono il soggetto della pellicola che scorre sulle finestre a nastro in coda al tram.

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