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Come congelare i formaggi per evitare che si rovinino

Per evitare gli sprechi alimentari bisogna conoscere i giusti metodi di conservazione dei cibi. Vediamo come congelare i formaggi

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Congelare i formaggi non è una pratica molto diffusa. Rispetto ad altri alimenti, come la carne, il pesce e le verdure, alcune persone credono non sia possibile. In realtà questa convinzione è sbagliata poiché anche i formaggi possono essere congelati. O meglio, alcuni tipi e con le dovute accortezze. Per evitare sprechi alimentari, dunque, basta conoscere il giusto metodo di conservazione dei cibi.
Molti formaggi hanno un rapido processo di deterioramento se conservati in frigorifero. Alcuni non resistono più di una settimana, altri si induriscono o producono muffe. Per evitare che ciò accada e che vadano buttati, è possibile congelare i formaggi. Non dimentichiamo, inoltre, che il formaggio è un alimento abbastanza grasso e calorico. E’ bene quindi mangiarlo con parsimonia e non quotidianamente. Proprio per questo è strategico poterli conservare più a lungo del normale ciclo vitale del prodotto. Ma vediamo nel dettaglio come e quali formaggi possono essere conservati in questo modo.

I formaggi che non vanno congelati

In linea generale i formaggi freschi e molli non possono essere congelati. Ricotta, stracchino, burrata, fiocchi di latte, crescenza, non vanno in freezer. Cambierebbero infatti la loro struttura molecolare con probabile deterioramento. Sconsigliato anche congelare la mozzarella, a meno che non venga poi impiegata per cucinare, una volta scongelata.

Quali formaggi congelare e come

In generale i formaggi semiduri o a pasta filata possono essere tranquillamente congelati. Provola, caciottina, primo sale, fontina, sono tutti formaggi che tengono bene il congelamento e mantengono quasi inalterate le proprie caratteristiche. Vi consigliamo comunque di congelarli in piccole porzioni e scongelarli in frigorifero. E’ bene inoltre non tenerli in freezer più di tre mesi. Per quanto riguarda, infine, i formaggi molto stagionati, l’ideale è congelarli già grattugiati. Questi formaggi, infatti, come parmigiano o pecorino, tendono a sfaldarsi e sbriciolarsi dopo il congelamento. Per questo è meglio metterli in freezer già pronti per essere utilizzati come condimento per la pasta e varie ricette.

La conservazione degli alimenti

Una corretta conservazione degli alimenti permette il loro consumo a distanza di tempo in totale sicurezza. Quindi è necessario evitare il loro deterioramento per preservare la salute e ridurre gli sprechi. Ci sono tre tipologie di alimenti: stabili, che si conservano a temperatura ambiente, come pasta, pane, legumi secchi e scatolame, che una volta aperti, se non hanno confezioni richiudibili, vanno conservati in contenitori e barattoli; deperibili, che si conservano in frigorifero e vanno consumati entro pochi giorni dall’acquisto (prodotti freschi e crudi); surgelati o congelati, che devono essere congelati fino al momento del loro utilizzo.
A seconda del tipo di alimento, si sceglie un metodo di conservazione.
La refrigerazione è un metodo di conservazione temporaneo che evita l’alterazione degli alimenti a patto che vengano posizionati correttamente nei vari scomparti del frigo che hanno una temperatura variabile in base ai ripiani e alle zone. La temperatura media deve essere di 4°C.
Il congelamento permette una conservazione più lunga e si usa per alimenti di stagione (frutta, verdura, carne, pesce e dolci) e avanzi di pietanze. L’importante è che siano conservati in appositi contenitori  con indicati il contenuto e la data di congelamento. Nel caso dei vegetali, una scottatura in acqua bollente o a vapore preserva sapore e consistenza. Da evitare il congelamento di uova, salse a base di uova, yogurt o insaccati, poiché facilmente alterabili in consistenza e gusto.
Il sottovuoto è facile e pratico e, ad oggi, è il metodo più usato e permette di conservare quasi ogni tipo di alimento. Si possono conservare negli appositi sacchetti sottovuoto biscotti, frutta secca e caffè a temperatura ambiente; formaggi, salumi, ortaggi, frutta, carne e pesce in frigorifero; carne, pesce e verdure in congelatore.
L’essiccamento è l’antico metodo utilizzato per conservare frutta e verdura che venivano esposte al sole in estate. Oggi si preferisce usare gli essiccatori per uso domestico, preservando così gli alimenti da inquinamento e polveri e ottenendo lo stesso risultato, ma in tempi decisamente minori.

Le conserve sono il metodo di conservazione per eccellenza della tradizione italiana e si preparano nel periodo estivo. Che siano sott’olio o sott’aceto, è d’obbligo rispettare delle regole. Se in campo industriale esiste la sterilizzazione, per le conserve casalinghe bisogna ricorrere alla pastorizzazione e comunque prima del consumo si deve sempre fare attenzione a eventuali alterazioni del prodotto o del contenitore. In questo caso l’alimento non va consumato. Le conserve si possono preparare anche sotto sale: a secco, se si conserva carne (prosciutto e pancetta) o pesce (merluzzo, aringhe, acciughe); in salamoia se si vogliono conservare vegetali, come capperi, olive e cetriolini.

Qualche consiglio in più

  • Pulire regolarmente il frigorifero e mantenere la temperatura costante, non tenendo aperta troppo a lungo la porta, né aprendola troppo spesso
  • Non riempire esageratamente il frigorifero con troppi alimenti, poiché l’aria fredda deve circolare intorno ai cibi
  • Non conservare alimenti oltre la data di scadenza
  • Non riporre in frigo alimenti caldi, ma lasciarli prima raffreddare completamente
  • Separare gli alimenti crudi da quelli cotti e utilizzare sempre contenitori puliti e con il coperchio

 

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