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Lingue straniere, qual è la preferita degli italiani?

Aumentano le persone che vogliono studiare una lingua. Non è difficile indovinare quale sia la prima scelta

lingue straniere
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Imparare le lingue straniere è importante. Fa bene alla mente, amplia le prospettive, e, naturalmente, apre le porte a luoghi, avventure, persone. In Italia non siamo esattamente famosi per la dimestichezza con le lingue, ma apprenderne una sta diventando uno degli obbiettivi più importanti per tutti. Secondo una recente statistica, l’Italia è al terzo posto in Europa per numero di studenti delle scuole medie che imparano lingue straniere. Preceduta dal Lussemburgo, dove la scolarizzazione avviene sia in francese che in tedesco. E dalla Finlandia, dove, dopo l’inglese, lo svedese è obbligatorio come seconda lingua. Ma qual è la lingua ‘preferita’ dagli italiani? Ce lo racconta Giocamondo, azienda che progetta e organizza di vacanze per ragazzi e senior, in Italia e all’estero.

Quali lingue straniere si studiano?

Il con 95,8% degli studenti italiani studia l’inglese (nettamente sul podio). Non stupisce, visto che è la lingua più parlata del mondo (e la più sexy, a quanto pare). A seguire il francese. La meta più ambita per corsi di studio e di lingua è la Gran Bretagna, scelta dal 39% degli studenti italiani, di tutte le età. Ci sono poi delle mete in crescita, soprattutto verso l’Europa orientale. Dal 2006 è aumentata la mobilità verso gli atenei di quest’area, che ha registrato un incremento medio del 34%. In particolare la Polonia, che ha fortemente intensificato gli scambi con l’Italia.

A seguire, segnaliamo la mobilità verso i Paesi settentrionali e occidentali, Norvegia, Finlandia, Svezia e Olanda, scelti dall’11% degli studenti, e verso l’Europa meridionale – Repubblica Ceca, Spagna e Portogallo – con un incremento dell’8,4%”. Spiega Stefano De Angelis, CEO di Giocamondo. “Altri Paesi europei, che attraggono per la vicinanza all’Italia, sono Austria, Francia, Spagna, Germania e Svizzera”.

Non solo inglese

Se da un lato gli italiani continuano a prediligere la lingue e i Paesi anglosassoni, lo studio di altre lingue – e culture – più lontane dalle nostre radici, sta avanzando. Si tratta naturalmente degli idiomi orientali, cinese mandarino e arabo in primis. La Cina è terza nella classifica del nostro import e ottava per l’export, e il cinese è la lingua più parlata al mondo per numero di madrelingua. Appare chiaro che scegliere di impararlo diventa un’occasione lavorativa non indifferente. In merito all’arabo, pur essendo gli scambi economici meno rilevanti, va considerato un altro aspetto: si tratta della terza lingua più parlata al mondo. E sappiamo bene quanto gli eventi geopolitici abbiano reso fondamentale il dialogo con il mondo arabo.

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